Aveva contestato parte della procedura per lo spoglio. Dato che il Tram ha però ritenuto irricevibile il ricorso, le ultime elezioni cantonali sono salve.
Il ricorso di Xenia Peran è irricevibile. La candidata della LegaVerde aveva contestato parte della procedura per lo spoglio. Le ultime elezioni cantonali sono quindi salve – riferisce Ticinonews – dato che il Tribunale cantonale amministrativo (Tram) ha dichiarato irricevibile il ricorso presentato lo scorso 29 aprile dalla candidata.
L'avvocata luganese si era rivolta al Tram chiedendo un riconteggio dei voti poiché lo spoglio delle schede "dovrebbe essere trasparente e pubblico accessibile a tutti i cittadini elettori, stante solo i semplici principi di trasparenza e controllo che sono alla base di ogni regime democratico". Peran aveva pure contestato "l'assenza di normative cantonali conformi ai dettati del Consiglio federale tesi a definire i requisiti relativi ai mezzi tecnici per l'accertamento dei risultati delle votazioni". A suo dire, inoltre, non vi sarebbe stato alcun controllo del sistema informatico per l'elaborazione, il conteggio e la comunicazione dei risultati e, infine, l'Ufficio cantonale di accertamento sarebbe stato "in conflitto d'interessi in quanto costituito da tre giudici designati dal Consiglio di Stato".
La Corte cantonale le ha tuttavia rammentato che, ai sensi della legge sull'esercizio dei diritti politici del 7 ottobre 1998 (Ledp), i ricorsi contro le decisioni dell'Ufficio cantonale di accertamento devono essere inoltrati al Gran Consiglio entro quindici giorni dalla pubblicazione dei risultati sul Foglio ufficiale e non al TRAM.
La sentenza non è stata impugnata davanti al Tribunale federale di Losanna.