La Consigliera nazionale Roberta Pantani (Lega) torna sul tema della chiusura notturna tramite un'interpellanza al Consiglio federale. Preoccupazione a Roma
La Consigliera nazionale Roberta Pantani (Lega) torna sul tema della chiusura dei valichi secondari in Ticino tramite un’interpellanza al Consiglio Federale. "Dopo i furti con l'esplosivo effettuati in alcuni bancomat situati proprio sul confine, il Ticino ha bisogno di risposte concrete: le barriere da abbassare in caso di necessità e la videosorveglianza non lo sono". Alla luce della decisione degli Stati, che ha evitato che la mozione Pantani venisse archiviata, la Consigliera leghista chiede ora al Consiglio federale come intende muoversi: "È ipotizzabile reintrodurre la chiusura notturna, magari con un secondo periodo di prova più lungo che coinvolga più valichi minori? Oppure pensare alla chiusura di un valico, possibilmente nel Mendrisiotto, a tempo indeterminato effettuando tutti i controlli, le analisi e le misurazioni del caso?". Pantani chiede poi al Consiglio federale di spiegare come è la situazione in altri confini, come Ginevra e Basilea, a livello di sicurezza e chiusure di valichi. Infine l'interpellanza sottoscritta anche da Marco Chiesa e Lorenzo Quadri fa riferimento al valico di Pizzamiglio: "Come giudica il Consiglio federale la decisione dell’Agenzia delle Dogane di riportare alle 21 la chiusura del valico di Pizzamiglio dopo che la stessa era stata anticipata alle 20? Il CF era stato informato di questa misura? E per quale motivo, nel caso specifico della chiusura arbitraria da parte dell'Italia del valico di Pizzamiglio, non si ritiene da parte svizzera che l'Italia non violi il Trattato di Schengen?".
Dopo la decisione del Consiglio federale di non archiviare la mozione di Roberta Pantani, il caso della chiusura notturna dei valichi minori tra Lombardia e Canton Ticino è nuovamente tornato a Roma. Il capogruppo del Partito Democratico alla commissione esteri del Senato, il varesino Alessandro Alfieri, ha presentato una mozione a Enzo Moavero Milanese, ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale e a Matteo Salvini, ministro dell'Interno: ''La decisione del Consiglio degli Stati di non archiviare la richiesta, avanzata dalla Lega dei Ticinesi, di chiusura notturna dei valichi non commerciali – sostiene Alfieri – preoccupa e non va sottovalutata. Perché è una misura che, come ha dimostrato la sperimentazione del 2017, non ha praticamente impatto sulla criminalità, ma rischia solo di creare danni ai lavoratori frontalieri e alle comunità di frontiera''. Continua Alfieri: ''Se si vuole parlare seriamente di sicurezza sono altri gli interventi che andrebbero promossi, come l’utilizzo delle più moderne tecnologie di videosorveglianza o il rafforzamento dei servizi di pattugliamento misto delle forze di polizia italiane ed elvetiche''. Conclude il senatore dem: ''Raccogliendo la preoccupazione degli amministratori locali e dei cittadini ho presentato una interrogazione ai ministri degli esteri e dell’interno, Moavero e Salvini, per chiedere quali misure intendano mettere in campo per evitare la chiusura anche solo parziale dei valichi non commerciali tra Italia e Svizzera e quali iniziative intendano portare avanti per aumentare la collaborazione tra le forze di polizia italiane e svizzere al fine di coniugare la sicurezza con la libertà delle persone e delle vie di comunicazioni tra Lombardia e Ticino''.