Dopo i bancomat esplosi vicino al confine, la Lega dei Ticinesi, primo firmatario Massimiliano Robbiani, invita il Consiglio federale a tornare sui suoi passi
"Introdurre definitivamente e a tempo indeterminato la chiusura di tutti i valichi secondari del Sottoceneri ed in particolare nel Mendrisiotto durante le ore notturne". Lo chiede il Gruppo Lega dei Ticinesi nella proposta di risoluzione generale indirizzata al Consiglio federale, primo firmatario Massimiliano Robbiani. "Dal primo prile 2017 e per sei mesi – scrivono i leghisti – i valichi secondari di Novazzano-Marcetto, Pedrinate e Ponte Cremenaga sono rimasti chiusi durante le ore notturne e ciò in risposta ad un atto parlamentare della consigliera nazionale Roberta Pantani. Al termine del test voluto per tentare di arginare la criminalità nelle regioni di confine del sud del Ticino, il Consiglio federale ha deciso di non riconfermare tale misura. Le autorità ticinesi avevano ribadito, invece, la necessità della chiusura a fronte di nuove rapine in particolare con l’uso di esplosivi".
La richiesta arriva a poche ore dall'ultima rapina a bancomat con uso di esplosivi. "Non è un caso – continua il comunicato – che questi episodi avvengano di notte e in zone a ridosso del confine con l’Italia". Si rileva come sia "semplicissimo per i malviventi risalire con il bottino sui loro mezzi e varcare tranquillamente il confine di Stato sparendo letteralmente ed eludendo qualunque controllo di polizia".
Per il Gruppo, "il pericolo per i cittadini, oltre che per le cose ed i valori, è innegabile e questa situazione è percepita con grande preoccupazione da parte di chi abita nel Sottoceneri e nel Mendrisiotto in particolare". In risposta al "no" di Ueli Maurer su questo punto, per la Lega "è il Ticino che lo chiede nuovamente".