La Commissione dei trasporti del Nazionale dà seguito a un'iniziativa cantonale ticinese. Le reazioni
Solo i camion dotati dei più recenti sistemi di sicurezza devono poter valicare le Alpi svizzere, che sia in galleria o su un passo. È quanto ritiene – con 14 voti contro 9 e 1 astensione – la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) che, come la commissione omologa degli Stati, ha dato seguito a una iniziativa cantonale del Ticino. «Si tratta di un segnale importante – commenta il consigliere nazionale Fabio Regazzi (Ppd) –. In Ticino l'iniziativa è passata praticamente all'unanimità e si è stata addirittura corretta in una seconda versione per renderla più attuabile». Attuazione su cui l'Ufficio federale delle strade ha espresso forti dubbi davanti ai commissari del Nazionale. «Il messaggio politico è comunque chiaro: vogliamo aumentare il livello di sicurezza dei mezzi pesanti in Svizzera. Sono sicuro che riusciremo a trovare un modo per applicare questo principio». Entro due anni dovrà essere presentato un progetto legislativo che traduce quanto votato ieri in pratica.
Per le autorità ticinesi, la sicurezza attraverso la galleria del San Gottardo – ma anche in quelle del San Bernardino, del Gran San Bernardo e nella Mappo-Morettina a Locarno – va incrementata subito, senza aspettare la costruzione della seconda canna. Secondo il testo depositato da Bellinzona, dovrebbero essere ammessi unicamente i camion che rispettano le condizioni imposte per i nuovi mezzi pesanti immatricolati in Svizzera dopo il 2015.
Queste permettono di evitare diverse tipologie di incidenti come i tamponamenti o le collisioni frontali. I camion nuovi dispongono infatti del sistema antibloccaggio, di un dispositivo avanzato frenata d'emergenza, del sistema di controllo della stabilità, dell'avviso di deviazione della corsia e del controllo della pressione pneumatici.
La competente commissione dispone adesso di due anni per elaborare una proposta di revisione legislativa.
Per il Dipartimento delle istituzioni, che esprime soddisfazione, si tratta di “un risultato importante per il Canton Ticino che permetterà di incrementare maggiormente la sicurezza sulla rete stradale ticinese e federale e si aggiunge agli importanti sforzi in materia di prevenzione e sensibilizzazione attuati dal Dipartimento delle istituzioni attraverso il progetto “Strade sicure””. L’auspicio del Cantone è che si possa giungere in tempi brevi all’attuazione dell’iniziativa.
«L’Iniziativa delle Alpi è soddisfatta del seguito dato all’Iniziativa da parte della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni – commenta il presidente Jon Pult –. Essa contribuisce all’ottenimento delle stesse opportunità per strada e ferrovia. È infatti inaccettabile che l’industria internazionale dei trasporti faccia pressione sui prezzi a scapito della sicurezza». Per il responsabile della politica dell'Iniziativa delle Alpi Django Betschart, «L’iniziativa 'Strade più sicure subito' dà un segnale chiaro: in Svizzera per il traffico di transito si accettano solamente mezzi pesanti che dispongano delle più aggiornate misure di sicurezza. Ciò porta a una maggiore sicurezza sulle strade. Dalle cifre dei centri di controllo del traffico pesante sappiamo che ancora oggi troppi camion carenti e insufficientemente attrezzati attraversano la Svizzera».
Il deputato Ps e membro del comitato centrale di Ata Bruno Storni si aggiunge alla lista dei soddisfatti per l'accettazione dell'Iniziativa che aveva proposto il 6 marzo 2016 al Gran Consiglio. “Da notare che il Consiglio di Stato che ora si dichiara soddisfatto della decisione Nazionale aveva preavvisato negativamente la mia proposta quindi doppia soddisfazione per avere a bordo ora anche il CdS”.