Per il PLRT, le novità nel Luganese e la fermata ferroviaria di Piazza Indipendenza sono 'importanti, ma non bastano'. Caprara: 'Insistere con Berna fin da subito'
Per il Plrt, la strada da farsi è più lunga del finanziamento del tram-treno del Luganese e la fermata ferroviaria di Piazza Indipendenza a Bellinzona. Obiettivo finale e prioritario "rimane quello di veder completato il progetto AlpTransit con la realizzazione del prolungamento a Sud di Lugano e della tratta Biasca-Camorino con la circonvallazione degli abitati del Bellinzonese e del Luganese". Così i Liberali radicali in un comunicato stampa nel quale, pur riconoscendo la "positività per la mobilità del nostro Cantone", sottolineano come "l’approvazione da parte del Consiglio federale del messaggio a favore di investimenti ferroviari per 11,9 miliardi interessa principalmente l’asse est-ovest che collega i grandi agglomerati dell’Altopiano. Nel messaggio è compreso il finanziamento del progetto tram-treno, ciò che è certamente importante, ma non basta".
Manca, secondo il Plrt, il completamento di AlpTransit, che rappresenta per il Ticino "un’opera intergenerazionale strategica che non può fermarsi". Si invita, dunque, al "coraggio di prendere oggi delle decisioni per permettere alle future generazioni di usufruire di una rete nazionale completa, che liberi le tratte attuali già intasate dal traffico merci, affinché si possa ulteriormente potenziare l’offerta di trasporto pubblico per le persone" sulla base dell'utilità futura data dall'apertura della galleria di base del Monteceneri nel 2020, "un passo sicuramente importante per la futura città Ticino", ma che risente comunque di "una frequenza elevata di traffico merci".
Consci dell'esistenza "di limiti politici ed economici, i Liberali radicali non riescono "a concepire l’assenza di volontà di almeno avviare la fase di progettazione di questi lavori di importanza fondamentale", denunciandone i "buchi", come l'idea di "poter mantenere sul lungo termine frequenze importanti di treni merci, soprattutto di notte, nel bel mezzo dell’abitato del Bellinzonese e del Luganese". Nonostante "una stima tra costi e benefici" che "secondo le Ferrovie federali, rende il completamento a Sud dell’AlpTransit “poco interessante”, l'apertura lasciata dalle FFS con le discussioni per la mobilità con l’orizzonte al 2040, per il Plrt "è quindi il momento di insistere con grande convinzione in questa direzione".
Il presidente Bixio Caprara: “Gli investimenti per la mobilità provenienti da Berna aprono certamente prospettive positive, ma non bastano. Bisogna guardare al futuro con determinazione considerando il progetto tram-treno nient’altro che un tassello di una visione più generale e complessiva, che non può prescindere dal completamento di AlpTransit. Per questo motivo, la progettazione del completamento è da avviare il prima possibile, insistendo con Berna fin da subito. Non è il momento di dichiararsi soddisfatti e di arrendersi!”.