Luganese

Tram-treno, obiettivo 20mila utenti al giorno

Il dipartimento del territorio conferma che le opposizioni sono state 127 e che sta già verificando richieste ed eventuali soluzioni per risolverle

1 marzo 2018
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Il dipartimento del Territorio prende posizioni oggi in merito ad alcune reazioni evidenziate negli scorsi giorni alla pubblicazione del progetto della tappa prioritaria della Rete tram-treno del Luganese. Il progetto – il cui costo ammonta a 400 milioni di franchi, finanziati dalla Confederazione nella misura di 290 milioni – unirà con un mezzo di trasporto sostenibile e performante la regione del Malcantone, il Basso Vedeggio e il centro di Lugano, andando a costituire l’ossatura della mobilità di tutto il Luganese. L’opera ha l’intento di migliorare l’accessibilità, ridurre i tempi di viaggio, con una percorrenza di soli 7 minuti tra Bioggio e il centro di Lugano e aumentare la frequenza, con corse ogni 5 e 10 minuti nelle ore di punta. Oggi la Ferrovia Lugano-Ponte Tresa trasporta ogni giorno complessivamente 7'500 passeggeri. La rete tram-treno si pone l’obiettivo di 20'000 utenti giornalieri.

Le tappe più significative

Lo studio di fattibilità per una navetta Bioggio Molinazzo–Lugano Centro, è stato avviato nel 2005. Nel 2009 la Rete tram-treno viene inserita nel Piano direttore cantonale con il suo schema a forma di H. Nel novembre dello stesso anno il Gran Consiglio approva il credito di 2 milioni di franchi per l’allestimento del progetto di massima concluso nel 2011. Nel 2012 il Gran Consiglio approva il credito di 7 milioni di franchi per l’allestimento del progetto definitivo. Nel 2013 viene siglata la convenzione tra Consiglio di Stato e Commissione regionale dei trasporti del Luganese per la programmazione e il finanziamento della seconda fase di attuazione del Piano dei trasporti del Luganese e del Programma di agglomerato del Luganese. Nel 2014 la popolazione svizzera approva la costituzione di un nuovo fondo per il finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF) e pone così le basi per la richiesta di finanziamento del collegamento tra Bioggio e Lugano centro, che il Cantone inoltra alla Confederazione nel novembre del medesimo anno. Nel 2015 la Confederazione approva il Programma di agglomerato di seconda generazione (PAL2), che prevede il cofinanziamento della tratta Bioggio-Manno. Nel corso del 2016 il progetto definitivo viene discusso e completato attraverso un’intensa collaborazione con l’Ufficio federale dei trasporti. Nel 2017 il Dipartimento del territorio inoltra all’Ufficio federale dei trasporti il progetto definitivo dell’intera tappa prioritaria. Il 28 aprile 2017 la Direttrice del DATEC Doris Leuthard preannuncia che la valutazione del progetto è favorevole e il finanziamento da parte della Confederazione è assicurato. A fine 2017 l’incarto per l’avvio della procedura di approvazione dei piani è trasmesso all’Ufficio federale dei trasporti. Nel frattempo il Consiglio di Stato approva il messaggio con la richiesta del credito di realizzazione di 400 milioni di franchi di cui 63 milioni a carico del Cantone. Nello stesso mese il Consiglio federale conferma l’inclusione del progetto nella prossima fase di attuazione del Programma di sviluppo strategico della rete ferroviaria nazionale (PROSSIF).

Dall’8 gennaio al 7 febbraio 2018 si è svolta la fase di pubblicazione dei piani con la possibilità di opposizione da parte degli interessati. Una prima comunicazione giunta dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT) rende noto che le opposizioni al progetto sono complessivamente 127. Il Dipartimento osserva che di queste, 82 sono opposizioni al progetto con richiesta di indennità, 23 concernono richiesta di sola indennità, 18 riguardano opposizioni al solo progetto e 4 sono di carattere cautelativo. Il Dipartimento sta già verificando le richieste e le eventuali soluzioni atte a risolverle. A titolo informativo si rende noto che nel 1997, per il potenziamento della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa nel tratto Magliaso-Ponte Tresa, su un tracciato di soli 2.85 chilometri si sono registrate 73 opposizioni e/o notifiche di pretese, 17 opposizioni da parte di persone o enti non direttamente toccati dalla procedura, per un totale di 90 opposizioni.