Era accusato di avere indicato il proprio indirizzo come luogo di dimora fittizio per stranieri che volevano ottenere un permesso B
Condannato in prima istanza lo scorso settembre dalla Pretura penale di Bellinzona nell'ambito della vicenda dei permessi falsi di inizio 2017, il funzionario DFE è stato prosciolto da tutti i capi d'accusa. Lo riferisce il Cdt, riportando il ribaltamento della sentenza emanata nei confronti dell'uomo. Cadono dunque le accuse di “inganno nei confronti dell’autorità” e di “incitazione all’entrata e al soggiorno illegale”. Il funzionario era accusato di avere indicato il proprio indirizzo come luogo di dimora fittizio per stranieri che volevano ottenere un permesso B.