Cento filmati in cento giorni. Frapolli: ‘Vogliamo trasmettere qualcosa che sia vero’. GoPro alla mano, chi verrà scelto dovrà solo filmare. Tutti possono partecipare
Forse quelle “Maldive a un’ora da Milano” resteranno un caso unico. Chi non ricorda il video girato da quattro amici italiani in visita a Lavertezzo, che fece il ‘botto’ sui social l’anno scorso attirando in Val Verzasca migliaia di curiosi? Divenne virale in men che non si dica, probabilmente aggiudicandosi il titolo di campagna marketing più riuscita per la regione (vittima, poi, dell’inatteso successo). Per girarlo bastarono una macchina fotografica digitale e una GoPro, oltre a un filo di gusto nel montaggio. E allora perché non riprovarci?
«Chissà, magari su cento uno dei video diventa virale...». L’auspicio di Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo, è chiaramente quello di dare visibilità a tutti i tipi di «esperienza turistica» in salsa ticinese, non soltanto quella del tuffo nelle verdi acque verzaschesi. Ma il mezzo è lo stesso: fare breccia grazie a un video autentico. Video che «non è perfetto, ma è reale». Così descrive Frapolli i primi tre filmati realizzati per lanciare il progetto ‘100x100 Ticino Challenge’, che a partire dal 9 luglio “sfornerà” ogni giorno un filmato diverso. Girato da chi? «Turisti ma soprattutto locali, che trovino l’esperienza giusta da condividere sulle nostre piattaforme digitali». La tecnologia ce la mette Ticino Turismo, consegnando ai selezionati a partecipare al concorso uno zainetto provvisto di ogni sorta di ‘device’.
Una serie di GoPro, in particolare, e per i più “dotati” anche kit subacqueo e drone. Il partecipante dovrà solo ricordarsi di accendere le macchine, e registrare quanto capita. «In seguito penseremo noi al montaggio, grazie a due registi che ridurranno il filmato a un minuto, cogliendo i momenti migliori». E rendendoli avvincenti con musica, ritmo, qualche battuta ‘live’ e soprattutto sorrisi. «Vogliamo mostrare gli sguardi reali delle persone che sono riprese». Il loro punto di vista sull’avventura che stanno vivendo: che sia un salto in parapendio oppure un salto sulle onde del lago. «Ma questo genere di filmato funziona bene anche per le esperienze più tranquille, adatte alle famiglie». Una volta pronto, il ‘clip’ sarà pubblicato sui social e tra i cento realizzati verranno premiati i migliori dieci, che vinceranno il kit adoperato per filmare. «Noi pubblicheremo il video sui nostri canali social, che garantiscono una buona copertura. Poi se uno dovesse diventare virale...». Il materiale che già oggi Ticino Turismo pubblica su piattaforme come Facebook, Instagram e YouTube genera a contenuto fino a 100/150mila visite, informa Frapolli. Il celebre video delle Maldive verzaschesi su YouTube è adesso a quota 290mila. Nemmeno così irraggiungibile, quindi.
Dicevamo della procedura. Occorre candidarsi sul sito ticino.ch/100x100, ma evidentemente non bastano dati generici. Si tratta di una vera e propria candidatura, quindi occorre descrivere anche l’esperienza che si è intenzionati a filmare. Se Ticino Turismo valuterà positivamente la proposta, il candidato sarà chiamato a ritirare il kit e principalmente a seguire una formazione. «È un punto molto importante, soprattutto per chi avrà in mano un drone – assicura Frapolli –. Saranno spiegate le regole dell’Ufficio federale dell’aviazione e consegnata una guida». Ma, inanzitutto il partecipante dovrà firmare una liberatoria molto dettagliata,
con una “dichiarazione di esclusione di responsabilità (disclaimer) per l’Agenzia turistica ticinese”. Perché va bene la fiducia, ma fino a un certo punto... E così si legge, tra le altre cose, che “l’utilizzo del drone è autorizzato unicamente per maggiorenni e sotto la propria responsabilità. Evidentemente, Att non si assume alcun tipo di responsabilità o rischio collegato all’utilizzo del drone”. E per quanto concerne i contenuti, l’Att “si riserva la possibilità di non pubblicare quanto prodotto”. È poi vietato utilizzare dati e/o immagini “ripresi durante il progetto prima della pubblicazione da parte di Att”, pena l’obbligo di “pagare una penale ai sensi del Codice delle obbligazioni pari a mille franchi”. Del resto, le ore di riprese che non saranno utilizzate per il clip potranno comunque servire a Ticino Turismo nella promozione del territorio in altre forme.