Ticino

'Una provocazione politica che non va difesa'

La Comunità serba in Ticino è “delusa dalla politicizzazione della partita tra Serbia e Svizzera ai mondiali in Russia”

Keystone
24 giugno 2018
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La comunità serba in Ticino è “delusa dalla politicizzazione della partita tra Serbia e Svizzera ai mondiali in Russia”. L'esultanza dopo i due gol rossocrociati è stata una “ovvia provocazione diretta contro il popolo serbo, e quindi contro i membri della comunità serba in Svizzera da parte di due giocatori della nazionale”.

In una nota, la comunità si dice anche “sorpresa dalla reazione del consiglieri federali Guy Parmelin (Udc) e Ignazio Cassis (Plr) sulla 'Nzz am Sonntag' che giustificano e difendono il comportamento dei due giocatori della nazionale Svizzera. Consiglieri federali si mettono in difesa dei giocatori che inviano provocazioni nazionaliste con uno chiaro scopo pur sapendo che la Svizzera è la patria di quasi 200'000 membri della comunità serba che si sentono colpiti da queste provocazioni visto che sono rivolte direttamente contro di loro e contro il loro paese d'origine”. La Svizzera come ambiente multiculturale “non può permettersi una tale comportamento dei giocatori che rappresentano il paese in una grande competizione internazionali e indossano maglie svizzere”. L'Asf “non deve mettersi a tacere e difendere questa provocazione politica, che alcuni rappresentanti dell'Alleanza attribuiscono semplicemente all'emozione o gioventù dei giocatori”.