Ticino

Processo Rey sospeso. Si riparte il 20 settembre

Il giudice aggiorna l'udienza e fissa la data. La diesa chiede di sentire altri testimoni

(foto Ti-Press)
12 giugno 2018
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Nel corso del pomeriggio, dopo l'ennesima eccezione, il difensore, avvocato Tuto Rossi, ha chiesto di assumere nuove prove, sostenendo che quel giorno Rey non era solo in sala operatoria. E ha chiesto quindi di sentire altri testi: professionisti coinvolti nella vicenda, come l'anestesista e un collega chirurgo che era nel blocco operatorio. A questo punto il procuratore pubblico ha confermato il lavoro fatto e non ha ritenuto necessario interrogare altre persone.

Il giudice Amos Pagnamenta di fronte alla nuova richiesta delle difesa ha sospeso il processo e, viste le incombenti vacanze di uno dei due difensori, ha rinviato il processo al 20 settembre.

Le istanze della difesa

In precedenza non c'era stato niente da fare per le istanze della difesa nel processo contro il dottor Piercarlo Rey.  Alla riapertura dell'udienza, alle 14, il giudice Amos Pagnamenta ha respinto anche la richiesta dell'avvocato Tuto Rossi, decidendo che non c'è stato conflitto di interesse. L'avvocato Massetti, primo difensore di fiducia di Rey, non è parente dell'avvocato Pelli, che in quell'occasione non rappresentava la clinica, patrocinata dall'avvocato Roberto Macconi.

'Prove a discarico'

All'inizio della giornata il collega di difesa Renzo Galfetti aveva esordito in aula perorando la possibilità di aggiornare il processo a settembre a causa della mancanza di prove a discarico per il suo assistito, chiamato a rispondere di lesioni colpose gravi e falsificazione di documenti.

Per argomentare la sua richiesta Galfetti ha ricordato come la clinica Sant'Anna di Sorengo, già quattro mesi prima dei fatti – avvenuti nel luglio del 2014 –, sapesse  dell'assenza di misure standardizzate di verifica del paziente in sala operatoria. Carenze, raccomandate, che avrebbero evitato il grave errore: l'amputazione dei seni alla paziente sbagliata, una donna di 63 anni. In quella occasione l’Ufficio del medico cantonale aveva fatto un’ispezione in clinica, dove risultò che tutto era in regola per quanto riguarda le procedure. Qui qualcuno non ha detto tutta la verità. Sta di fatto che dopo quanto accaduto le misure di verifica del paziente sono state poi implementate.

Rey, dal canto suo, ha spiegato ancora l'avvocato producendo il contratto di lavoro, non aveva un ruolo tale da poter imporre alla direzione l'introduzione di una prassi diversa.

Presunto conflitto di interessi

Dopo l'avvocato Galfetti ha preso la parola il collega di difesa Tuto Rossi, il quale ha fatto presente al presidente della Corte come la fiducia di Rey sia stata tradita da avvocati difensori che non avrebbero dovuto difenderlo. In buona sostanza per il legale vi era un potenziale rischio di conflitto interessi. Rossi, infatti, ha chiesto di stralciare di tutti gli interrogatori fatti al medico in presenza del suo ex avvocato Gabriele Massetti. Massetti, ha fatto presente, è il genero di Fulvio Pelli, presidente del Consiglio d'amministrazione della clinica.