Mendrisiotto

Il ‘progetto di controllo’ contro la zanzara tigre arriva anche a Mendrisio

La Supsi ha presentato una domanda di autorizzazione per l’immissione sperimentale nell’ambiente di esemplari maschi sterilizzati

Dopo Melide e Morcote
(archivio Ti-Press)
26 marzo 2025
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Città di Mendrisio e Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) uniscono le forze contro la zanzara tigre. Da oggi, mercoledì 26 marzo, al 12 maggio è infatti in pubblicazione (e consultabile sul sito www.mendrisio.ch) una domanda di autorizzazione per l’immissione sperimentale nell’ambiente di esemplari maschi sterilizzati di zanzare tigre. Lo scopo della sperimentazione è quello di studiare l'efficacia di questo metodo per combattere le popolazioni locali di zanzare tigre. Si tratta di una continuazione della ricerca che ha avuto luogo a Melide e Morcote nel 2022-2024 e che prende in esame altre aree con caratteristiche urbane.

Dal 2022 la Supsi conduce una particolare ricerca sperimentale per combattere le popolazioni locali di zanzare tigre (Aedes albopictus), il noto insetto nocivo che da quasi vent’anni invade il territorio ticinese e non solo. La tecnica qui adottata, innocua per la salute umana, animale e ambientale, è definita “del maschio sterile” (Sit) e consiste nel rilasciare esemplari maschi sterilizzati di zanzara tigre, che, si precisa, non pungono. Ne consegue che le femmine da essi fecondate depongono uova sterili, ovvero incapaci di dare vita a nuovi insetti, contrastando quindi l’aumento del numero di zanzare tigre. Morcote e Melide sono stati i primi Comuni a essere coinvolti nella ricerca (anni 2022-2024). Oggi la Supsi intende proseguire questo “progetto di controllo” della zanzara tigre includendo nell’esperimento una ventina di altre aree, tra le quali la Città di Mendrisio (anni 2025-2027, estendibili fino al 2028-2029).

Come raccomandato dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec), dopo la presentazione della domanda di autorizzazione all’immissione di tali insetti e l’approvazione dei Comuni interessati, l’intera documentazione deve essere messa a disposizione del pubblico per consultazione per un periodo di 30 giorni.