Gli Stati hanno approvato un progetto di legge. Ma tra le due Camere federali restano ancora delle divergenze
Per far fronte ai problemi di sicurezza e violenza emersi in un recente passato, la sicurezza nei Centri federali di asilo (Cfa) deve essere migliorata, procedendo se necessario anche alle perquisizioni di minorenni dal comportamento problematico. Dopo il Consiglio nazionale, oggi, mercoledì 18 dicembre, anche gli Stati hanno approvato un progetto di legge in tal senso.
Quest'ultimo realizza parte delle raccomandazioni emesse dall'ex giudice federale Niklaus Oberholzer in un rapporto commissionato in seguito a numerosi incidenti legati ad atti di violenza nei Cfa, e riportati nei media nel 2021 sull'uso sproporzionato della forza in queste strutture.
La necessità di agire non è stata contestata dalle Camere, che hanno però mantenuto alcune divergenze. Gli Stati hanno per esempio deciso di inasprire le misure disciplinari nei confronti dei richiedenti asilo. Daniel Fässler (Centro/Ai), intervenendo a nome della commissione, ha proposto che l'esclusione dai locali comunali possa durare fino a 10 giorni. In alcuni casi, sono necessarie misure severe per garantire la sicurezza degli altri, ha sostenuto Daniel Jositsch (Ps/Zh).
I Cantoni sono assolutamente contrari a questa cattiva idea, ha replicato il ministro di giustizia Beat Jans. Se si esclude una persona dall'alloggio comune per così tanto tempo, passerà 10 giorni per strada o in luoghi pubblici. La proposta del Consiglio federale, sostenuta dalla sinistra, prevedeva un massimo di tre giorni di esclusione. Il plenum non lo ha però seguito, con 25 voti e 15 contrari.
Ha inoltre escluso, con 22 voti a 19, la possibilità di ricorrere al Tribunale amministrativo federale (Taf) contro le decisioni di assegnare a un centro specifico i richiedenti asilo recalcitranti, contro il parere del Consiglio federale, della sinistra e di alcuni centristi.
Il Nazionale aveva da parte sua deciso di estendere il perimetro attorno ai Cfa entro il quale i richiedenti asilo possono essere sottoposti a misure disciplinari se il loro comportamento minaccia la sicurezza e l'ordine pubblico.
Il Consiglio degli Stati ha pure voluto aggiungere una disposizione di principio per sottolineare la particolare necessità di proteggere i minori in caso di perquisizione. La direttiva stabilisce che chi ha meno di 12 anni non deve essere perquisito, ha spiegato Jans. L'Udc si è opposta invano.
La Camera ha inoltre specificato che le esigenze specifiche di donne e bambini nei centri di asilo situati in aeroporti devono essere prese in considerazione. Heidi Z'Graggen (Centro/Ur) ha sottolineato che si tratta di un passo importante per garantire la sicurezza dei membri più deboli della società. Anche in questo caso contraria, senza successo, l'Udc.
I democentristi hanno avuto per contro successo in merito all'autorizzazione dell'uso delle armi da parte del personale di sicurezza dei centri. La loro richiesta, che era stata ampiamente respinta dal Consiglio nazionale, è stata invece sostenuta agli Stati con 21 voti a 20. Oggi è già possibile utilizzare mezzi ausiliari come manette, spruzzi d'acqua e sostanze irritanti.
Il dossier torna al Nazionale per l'appianamento delle divergenze.