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Castel S. Pietro alza il moltiplicatore: ‘Non siamo preoccupati’

Dopo la sopravvenienza del 2019, che ha portato la percentuale al 55%, il Municipio propone il 65% per le persone fisiche e il 70% per le giuridiche

Nei prossimi quattro anni previsti investimenti netti per 11,8 milioni
(archivio Ti-Press)
8 novembre 2024
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«Non siamo per niente preoccupati». Il sindaco di Castel San Pietro Alessia Ponti sgombera subito il campo in merito all'aumento di moltiplicatore – dal 55 al 65% per le persone fisiche e dal 55 al 70% per quelle giuridiche; il moltiplicatore aritmetico è invece del 91,7% – proposto dal Municipio nel messaggio che accompagna i Preventivi 2025. «Sapevamo che la diminuzione introdotta nel 2019 sarebbe stata provvisoria e limitata nel tempo grazie alla sopravvenienza speciale che abbiamo ricevuto e che abbiamo ridistribuito alla popolazione seguendo i principi ambientali, sociali e fiscali». In questi sei anni «abbiamo fatto tanti investimenti sul territorio a favore dei cittadini – continua Ponti –. Ora è arrivato il momento di ritornare alla normalità». Il disavanzo stimato a preventivo è di poco inferiore ai 2,9 milioni di franchi. Come si legge nel messaggio municipale, “il mantenimento della stabilità finanziaria, che parte da un solido capitale proprio (di 23 milioni), permetterà al Comune di guardare al futuro del medio termine con moderato ottimismo e di affrontare gli investimenti e le spese correnti necessari a garantire il raggiungimento degli obiettivi di legislatura”. «Castel San Pietro è un comune sano – aggiunge il sindaco –. Ovviamente non vorremmo andare a indebitarci troppo a pro capite, quindi adeguiamo il moltiplicatore per avere la liquidità necessaria per gli investimenti dei prossimi anni». Nel 2025 sono previsti investimenti lordi di 4,7 milioni di franchi. Mentre nel quadriennio, come si legge nel piano delle opere, saranno realizzate opere per oltre 15 milioni (con investimenti netti a carico del Comune di 11,8 milioni). Un piano che, quindi, “resta ambizioso”. L'aumento del moltiplicatore, che dovrà essere avallato dal Consiglio comunale, toglie a Castel San Pietro il primato del Comune con il moltiplicatore più basso in Ticino. A livello di Mendrisiotto il 65% è in vigore anche a Novazzano e Stabio.

Differenziati i moltiplicatori

Castel San Pietro è l'unico comune del Distretto ad aver differenziato i moltiplicatori delle persone fisiche e delle persone giuridiche. Queste ultime, dal 1° gennaio, beneficeranno di uno sgravio a livello cantonale con la riduzione dell'imposta sull'utile dall'8 al 5,5%. Una riduzione che avrà un importante influsso al ribasso anche sulle entrate del comune. “È opinione del Municipio che, nel contesto economico attuale, questo passo sia sostenibile e che le aziende del nostro territorio siano consce dell'importanza e della necessità del loro contributo per lo sviluppo del nostro comune”. Il sindaco conferma che la decisione è stata presa perché «andremo a togliere sgravi ambientali e alle famiglie. Per esempio la percentuale di sussidio per le biciclette elettriche sarà riportata a come era prima del 2019. Andremo quindi a chiedere un sacrificio alle famiglie e, sapendo che il Cantone con la riforma fiscale diminuisce le imposte delle aziende del 27%, questo ci sembrava ingiusto».

Uno sguardo a corto e medio termine

Il Municipio di Castel San Pietro ha effettuato ragionamenti a corto e a medio termine. L'obiettivo è quello di lavorare basandosi su “una politica finanziaria accurata e incentrata sul giusto equilibrio tra i servizi offerti (rifiuti, acqua potabile acque luride, amministrazione, squadra esterna, scuola, ecc.) e onere finanziario per i contribuenti”. L'obiettivo resta quello di “trovare una modalità di copertura dei costi stabile e duratura anche in previsione degli investimenti in arrivo”. A corto termine “lo scenario risulta invece più dinamico”. In questa legislatura verranno messe in atto “una serie di misure per rientrare nel quadro finanziario del nostro comune antecedente alle modifiche del 2019”. Misure che “terranno anche conto dei recenti sgravi e aggravi a livello cantonale”. La situazione del Comune, che “vuole rimanere fiscalmente attrattivo e con una buona qualità dei servizi erogati alla popolazione”, permette comunque di “introdurre queste misure in modo graduale e solo se strettamente necessario in base all'evoluzione effettiva della situazione”.

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