Il gruppo coinvolge per ora una trentina di persone dei cinque Comuni coinvolti. Saranno organizzati momenti d'incontro e serate con la popolazione
La decisione finale, nel 2026, sarà presa dai cittadini che devono quindi arrivare pronti e informati all’appuntamento con la votazione consultiva sull’aggregazione del Basso Mendrisiotto. I Comuni coinvolti sono come noto cinque – Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo – e mentre il gruppo di lavoro dei sindaci continua con le riunioni che porteranno al dossier aggregativo, anche i cittadini iniziano a intavolare le prime discussioni su quello che potrebbe essere il nuovo disegno politico della parte più a sud del distretto. A contribuire alla discussione e allo scambio di idee ci sarà anche il Comitato Aggregazione Basso Mendrisiotto. Già costituito nel 2013, il gruppo è stato riattivato nelle scorse settimane anche grazie alla spinta di Amedeo Mapelli, Davide Rampoldi e Claudio Schneeberger. L’esposizione di tre consiglieri comunali di Chiasso non deve però trarre in inganno: il comitato non intende avere colori politici ed è pronto ad accogliere tutti gli interessati. «L’idea nata nel corso dell’estate era di costituire un nuovo comitato interpartitico composto non solo da politici ma anche, e soprattutto, rappresentanti della società civile e cittadini – spiega Amedeo Mapelli –. Al momento siamo una trentina di persone di tutti i comuni coinvolti e l’intenzione è di incontrarci ancora prima delle feste». Un primo incontro che servirà a definire quelli che saranno i prossimi passi. «Lavoreremo a stretto contatto col gruppo dei sindaci per sensibilizzare la popolazione».
Quali sono le motivazioni che hanno portato alla rinascita, sollecitata e richiesta da più parti di questo comitato? «Riteniamo sia la volta buona, ma anche l’ultima per questa generazione – analizza ancora Mapelli –. In caso di esito negativo bisognerà aspettare altri vent’anni prima di riaprire il discorso perché non è un’aggregazione per necessità ma per opportunità». In questo capitolo rientrano temi come sport, cultura, pianificazione del territorio e ottimizzazione di forze e risorse finanziarie.
Il comitato è come detto già attivo dal 2013. Claudio Schneeberger e Mara Grisoni lo crearono quando a Balerna, Morbio Inferiore e Vacallo venne presentata una mozione sul tema. «Era il periodo in cui il Dipartimento delle istituzioni indicava il Mendrisiotto Comune unico, uno scenario che difficilmente vedremo a breve – ricorda Schneeberger –. Già allora però si intravedeva l’opportunità di avere un Comune unico e più forte. Anche in vista delle annunciate riforme fiscali un ente unico avrebbe una capacità di contrattazione maggiore e anche a livello fiscale ci sarebbero solo benefici». Temi su cui riflettere non ne mancano. «Stiamo notando che ci sono sempre più persone che si oppongono di principio all’aggregazione senza portare motivazioni chiare – sottolinea ancora Schneeberger –. Probabilmente sperano di rimanere nel loro orticello...». Per Mapelli è comunque «corretto avere un dibattito costruttivo, ascoltando e prendendo in considerazione anche le motivazioni dei contrari». Il tutto «senza mettere in ombra il grande lavoro che il gruppo dei sindaci sta portando avanti».
La spinta alla discussione arriverà quindi dal basso. «Siamo tutti molto strategici, ma quando si tratta, nel nostro piccolo, di lavorare insieme pensiamo a preservare peculiarità, strutture e territori che pensiamo spariscano, ma che già oggi sono comunque di tutti – commenta Davide Rampoldi –. Questo gruppo deve venire dalla gente: i politici hanno un ruolo, ma sarà proprio il cittadino a dover comprendere l’informazione importante per poter decidere se metterci assieme o meno. Si dice che quando si fa un passo per un attimo si è in bilico. In bilico si rimane se non si sta fermi e non si ha il coraggio di muoversi». Una delle motivazioni più frequenti tra i contrari è che Chiasso ha bisogno di aggregarsi. «Non saprei – risponde Rampoldi –. Forse ne ha perché ha dovuto investire di più per garantire il benessere di tutti. Questa è la vera verità: tutti devono fare un’analisi più puntuale sulla nostra situazione, pensando a come sarebbe senza strutture e senza servizi a disposizione di tutti».
In base ai primi scambi con i cittadini come definireste l’attuale idea della popolazione in merito al Basso Mendrisiotto? «Sicuramente c’è una parte di scetticismo anche perché non ci sono ancora informazioni concrete su quelli che saranno i benefici – risponde Schneeberger –. Inoltre i cittadini si ricordano ancora la votazione del 2007, finita malissimo anche perché un po’ forzata». Per questo «uno dei compiti del comitato sarà informare la popolazione il più possibile affrontando i temi e non limitandosi alle opposizioni di principio o agli strani giochi di chi vorrebbe entrare in materia solo per il Comune unico». Secondo le percezioni di Mapelli «ci sono contrari e fortemente contrari, ma anche chi è aperto e a favore dell’aggregazione. C’è però anche chi aspetta di capire quali potrebbero essere i punti a favore e quelli contrari per poi schierarsi». Una percezione che varia «da comune a comune: a Chiasso per esempio ci sono più favorevoli che contrari».
L’attività del comitato verrà organizzata nelle prossime settimane. «L’idea è che ognuno tematizzi il suo ambito di competenza – conclude Amedeo Mapelli – in occasione di alcuni dibattiti o presenze mirate tra la popolazione proprio per confrontarsi con la gente». Un lavoro che verrà proposto anche sui social. Il Comitato Aggregazione Basso Mendrisiotto ha per ora una pagina Facebook, ma prossimamente approderà anche sugli altri social. Gli interessati a far parte del comitato possono annunciarsi a comitatoaggregazione@gmail.com.