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Cresce la fragilità sociale: ‘Cosa si attende Mendrisio?’

L'AlternativA rilancia gli interrogativi alla luce dei tagli a livello federale e cantonali e dei rincari

In sintesi:
  • Il numero delle persone in assistenza continua a crescere
  • La fascia di popolazione più fragile racchiude in sé pensionati, giovani, madri single o divorziate e i cosiddetti ‘working poor’
Nel 2023 sono stati seguiti 459 casi
(Ti-Press)
19 ottobre 2024
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La tendenza al rialzo è generale. Il numero delle persone in assistenza continua a crescere. Lo si vede nei dati delle prestazioni di sostegno sociale registrati nei primi sei mesi del 2024 in Ticino. Lo si percepisce anche a livello comunale: solo nel 2023 l’Ufficio antenna sociale e anziani della Città di Mendrisio ha seguito 459 casi (erano 380 l’anno precedente). Tutto ciò con la consapevolezza che la fascia di popolazione più fragile racchiude in sé pensionati, giovani, madri single o divorziate e i cosiddetti ‘working poor’. I motivi per preoccuparsi, insomma, non mancano, sullo sfondo misure di risparmio e aumenti (ad esempio dei premi di cassa malati).

A riaccendere i riflettori sulla realtà sociale del Comune è l’AlternativA. “I tagli finanziari sia a livello federale sia in ambito cantonale introdotti nella spesa pubblica del corrente anno, come pure i drastici risparmi preannunciati sia da Berna che da Bellinzona nei rispettivi preventivi 2025, forse ancora più incisivi e dolorosi dei precedenti, toccano pesantemente anche il settore sociale”, si ricorda in una interrogazione depositata venerdì in Cancelleria comunale. Quindi, si rimarca, “se attuate, queste misure comporterebbero di fatto l’esclusione di un’importante fascia di cittadine e cittadini bisognosi dal beneficiare di un fondamentale sostegno sociale”.

Certo a Mendrisio, come riconoscono anche i consiglieri comunali Giampaolo Baragiola e Cristina Marazzi Savoldelli, la Città offre “un apprezzabile ventaglio di prestazioni sociali” che hanno come destinatarie persone in difficoltà economica e che spaziano dagli alloggi a pigione moderata alla complementare comunale, passando dal fondo sociale e dai diversi contributi a favore di famiglie e anziani. Occorre, però, prepararsi a fronteggiare ulteriori bisogni. “Anche Mendrisio – si richiama – sarà confrontato con questa nuova realtà: da un lato un probabile aumento delle richieste economico-sociali da parte di una fascia sempre più ampia della cittadinanza, dall’altro un quadro finanziario cantonale e federale non solo meno generoso ma probabilmente più oneroso in termini di risorse a disposizione”.

A questo punto, chiede l’AlternativA, “come pensa di reagire la Città nei confronti di Cantone e Confederazione”? E di fronte a nuovi tagli e rincari, quali sono le preoccupazioni per il futuro della politica sociale e cosa ci si deve aspettare? Andando, infine, alle cifre, “il quadro e la casistica delle persone in difficoltà è cambiato in modo sensibile?”. Di conseguenza, “attualmente è possibile quantificare meglio gli effetti concreti dei tagli in campo sociale del Cantone?”. Quanto all’organico dei servizi sociali, è sufficiente a garantire un servizio tempestivo ed efficace? D.C.

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