Quello tra il nucleo e il ponte rientra nelle misure del Pam5. Si allungano invece i tempi per quello tra il Nebbiano e la rotonda di Loverciano
Sarà uno studio di fattibilità, nel quale sono state indicate alcune varianti, a stabilire come sarà il collegamento pedonale tra il nucleo e il ponte di Castel San Pietro. L'opera, a valenza regionale, rientra in quelle previste dal Programma di agglomerato del Mendrisiotto di quinta generazione (Pam5). Sul tema il Centro ha presentato un'interpellanza, evasa nel corso della seduta straordinaria di Consiglio comunale tenutasi lunedì 14 ottobre. “Nell'ambito del dialogo intercomunale – ha fatto sapere il vicesindaco Paolo Prada –, abbiamo appreso che i tre Comuni interessati dal progetto (oltre a Breggia il previsto percorso continua anche in direzione di Morbio Inferiore) stavano pensando a interventi atti a favorire la mobilità lenta sui propri tratti di competenza”. A questo stadio della progettazione “la soluzione proposta è di realizzare delle strade adatte a tutti i tipi di utilizzatori e illuminate a norma”. Le opere previste a Castel San Pietro “sono pianificate con priorità A e si prevede la realizzazione tra il 2028 e il 2031”. In merito alla partecipazione comunale, il Municipio di Castel San Pietro (così come quello di Breggia) nell'ambito della fase di informazione e partecipazione al Pam5 “ha chiesto di togliere l'indicazione ‘con contributo specifico comunale’ trattandosi di un'opera di esclusiva valenza regionale”.
Il progetto di percorso pedonale tra la zona del Nebbiano e la rotonda di Loverciano è invece previsto nei finanziamenti del Pam3. “Formalmente è ancora valido – ha aggiunto Prada – ma motivi pianificatori legati all'agricoltura ne influenzano pesantemente le scelte costruttive e i costi”. Il progetto ha ottenuto la licenza edilizia, cresciuta in giudicato, “dopo aver concordato una variante di tracciato con l'Ufficio agricoltura”. Una modifiche che “implica un notevole aumento dei costi (circa 350mila franchi rispetto ai 120mila franchi inizialmente preventivati”). Il Municipio “ha incaricato il pianificatore di valutare l'allestimento di una variante di Piano regolatore per poter realizzare il percorso originale e sta verificando costi e benefici”. Nel frattempo sono state avviate “le procedure per posare una segnaletica vietante il transito pedonale lungo quel tratto della strada cantonale, accompagnato da una segnaletica direzionale sulle vie alternative”.
Uffici e sale pubbliche comunali già oggi “sono decorati da molti quadri esclusivamente prodotti da artisti di Castel San Pietro”. E anche l'area pubblica della casa comunale e dei Cuntitt “è stata abbellita con due statue di un'artista del Mendrisiotto”. Così ha spiegato il capodicastero Sport, cultura e tempo libero Andrea Cantaluppi sollecitato da un'interpellanza di Giacomo Galli (Plr-Verdi liberali) che chiedeva di dedicare tempo e risorse per un progetto d'esposizione di opere d'arte realizzate da persone particolarmente legate al comune. Il Municipio valuterà lo stesso approccio “anche nelle future zone pubbliche, come l'ex Diantus e il nuovo centro paese”. Il municipale ha informato il legislativo anche sui progetti comunali che riguardano i ruderi del Castello e che hanno come ente promotore il Parco delle Gole della Breggia.
All'ordine del giorno della seduta figurava la richiesta di un credito di 100mila franchi per la realizzazione di 7 nuovi posteggi longitudinali e la sistemazione della strada In Campagna a Casima. All'esame dei voti, il credito ha ottenuto 13 voti favorevoli e altrettanti contrari: a norma dell'articolo 61, capoverso 3, della Legge organica comunale (Loc), la votazione sul tema verrà ripetuta nella prossima seduta. Una particolarità, quella della parità dei voti, che accade molto raramente e che ha richiesto, per la corretta applicazione, una veloce consultazione del segretario comunale con i suoi collaboratori e della Loc. Il legislativo ha accolto anche i nuovi consiglieri comunali Matteo Parravicini (Per Castello) e Gloriano Prada (Plr).