Nell’ambito dello sviluppo dei 259 posti letto sono state avviate delle analisi preliminari con le autorità comunali per una collaborazione
Il bando di concorso architettonico per l’ampliamento della casa anziani è pronto. La Fondazione Parco San Rocco lo ha ultimato nel corso dell’estate in collaborazione con le autorità di Morbio Inferiore e verrà pubblicato a ottobre. Inoltre, nell’ambito dello sviluppo dei 259 posti letto previsti per la rete Parco San Rocco, sono state avviate delle analisi e delle discussioni preliminari con il Comune di Breggia per una collaborazione.
Il progetto, per cui è stato ultimato il bando di concorso, è quello di ristrutturare completamente la Casa e creare un autosilo al servizio della comunità. L’investimento complessivo si aggira intorno ai 46 milioni. Con l’ufficio anziani e delle cure a domicilio è stato definito un ampliamento fino a 120 posti letto in camere singole rispetto agli attuali 110. I lavori saranno pianificati in modo tale da evitare trasferimenti in altre sedi degli attuali abitanti della casa e i servizi già operativi per la comunità (ufficio postale, panetteria e ristorante) saranno garantiti. La sinergia con le autorità comunali prevede di realizzare un quartiere intergenerazionale a Morbio Superiore. Il progetto consentirà di completare i posti letto mancanti previsti dalla pianificazione e rafforzare elementi di aggregazione e coesione sociale per la comunità. Questo progetto è in linea con le esperienze positive nelle comunità di Morbio Inferiore e Coldrerio.
Il bando di concorso architettonico è a due fasi e il progetto vincitore sarà selezionato a fine giugno 2025. La giuria del concorso è composta da membri della Fondazione, da rappresentanti del Comune di Morbio Inferiore e da un gruppo misto di architetti per, si legge in una nota, “assicurare un equilibrio tra la tradizione architettonica ed elementi d’innovazione”.
Parallelamente la Fondazione vuole sviluppare “un modello abitativo innovativo e complementare alle case per anziani. Una soluzione che si propone di rispondere ai bisogni per quando un ricovero in casa anziani è prematuro e l’assistenza domiciliare, malgrado le buone cure, non è sufficiente per evitare l’isolamento sociale”. Una soluzione che vuole essere d’aiuto anche per i familiari curanti. In questo senso, la Fondazione si è rivolta al Municipio di Vacallo per esplorare questa opportunità alla luce delle collaborazioni avviate con il Comune nel corso degli anni e la presenza di un centro sociale ben radicato nel territorio che funge da motore per le differenti attività socializzanti.
Lo sguardo della Fondazione “è rivolto alla costruzione di una rete dinamica che risponda all’evoluzione dei bisogni emergenti della popolazione”. L’offerta complessiva della rete Parco San Rocco per i prossimi anni prevederà soluzioni abitative per anziani in quartieri intergenerazionali (259 posti letto), servizi di cure a domicilio o ambulatoriali già operativi per le comunità di riferimento (Spitex, fisioterapia ed ergoterapia) e un nuovo modello di forme abitative intermedie.