Il ritardo dell'introduzione e attuazione del Piano di utilizzo cantonale del Monte Generoso è oggetto di una lettera inviata al direttore del Dt
È arrivata oggi tra le mani del consigliere di Stato Claudio Zali, nonché direttore del Dipartimento del territorio (Dt), una lettera firmata dagli operatori turistici della Valle di Muggio e del Monte Generoso. L’oggetto? La preoccupazione per il ritardo dell’introduzione e attuazione del Puc (Piano di utilizzo cantonale) del Monte Generoso.
Nel 2020 il Patriziato di Muggio, l’Azienda agricola Aurelio Clericetti e la Fondazione Monte Generoso avevano scelto di chiamare a raccolta Enti pubblici, Comuni, Patriziati e deputati in Gran Consiglio per dare un seguito concreto a discussione e finalizzazione del Piano di utilizzazione cantonale del Monte Generoso, così da aiutare la regione a livello finanziario a ripristinare i principali collegamenti che unificano la rete di sentieri della Valle di Muggio con il Monte Generoso. I tre enti avevano l’obiettivo di chiedere lo sviluppo e l’ampliamento dell’offerta escursionistica e dei percorsi mirati per i biker da realizzare sul comprensorio del Monte Generoso.
Tuttavia, si legge nella lettera, “il Puc non è stato ancora implementato ed è basilare per lo sviluppo della regione. Questo ritardo è stato sottolineato anche ultimamente da alcuni granconsiglieri del Mendrisiotto con un atto parlamentare”. L’Otr Mendrisiotto e Basso Ceresio “è responsabile per la manutenzione dei sentieri che gestisce, grazie anche ai contributi della tassa di soggiorno che i turisti pagano quando sono ospiti nelle nostre strutture. Senza i necessari contributi finanziari cantonali è difficile per l’Ente sviluppare determinati progetti che sono in cantiere da diversi anni”.
La priorità assoluta segnalata dai firmatari e da diversi turisti “è la questione della sicurezza dei sentieri, in particolare quello che dalla Vetta del Monte Generoso porta a Roncapiano. Per gli amanti delle passeggiate in montagna, in particolare per il sentiero menzionato e segnalato a livello svizzero, l’accessibilità e l’incolumità fisica devono essere da noi garantite; abbiamo già avuto casi di ospiti che percorrendo questo pericoloso sentiero si sono feriti”.
La prima parte del sentiero, partendo da Roncapiano verso la Vetta, è stata danneggiata quando diversi anni fa sono stati posati i tubi che portano l’acqua sul Monte Generoso. Questa tratta ad oggi non è stata ripristinata e in particolare resta ancora da rendere percorribile in maniera ottimale. “In riferimento al messaggio 83011 approvato dal Gran Consiglio, si prevedono infatti solo 42mila franchi (periodo 2024-2027) per la sistemazione della tratta Roncapiano-Nadigh, importo non sufficiente per i lavori auspicati”. Con questo scritto – conclude la lettera – “desideriamo, quali privati che hanno investito importanti capitali a livello finanziario e di tempo nello sviluppo della regione, che venga a corto termine implementato il Puc del Monte Generoso e ripristinata la tratta di sentiero sopraccitata prima che succeda un grave incidente o infortunio”. Firmato direzione Albergo Diffuso Monte Generoso (Oscar Piffaretti e Claudio Zanini), B&B Chiarina, Muggio (Anita Valli e Richi Rossi) e Wild Fiel Monte Generoso (Tiziana e Luca Colombo).