Il consigliere comunale Marco Rossi contesta la scelta comunale di aver intitolato la strada a un personaggio. ‘Così si dimentica la storia’
Chi oggi a Stabio sale lungo la strada che costeggia il Museo della civiltà contadina, su su sino alla sommità della collina, calpesta via Natale Albisetti. Dal primo di settembre, infatti, il cambio di nome è diventato una realtà: tolta la targa che richiamava via Castello, si è posata quella dedicata allo scultore di casa. Una scelta controfirmata dal Consiglio comunale e dal Cantone e avallata dal Patriziato (proprietario della collina), ma che in paese sembra non aver fatto l’unanimità. Per Marco Rossi, consigliere comunale del gruppo Gus e Verdi del Ticino, quanto fatto è "sbagliato di principio".
Letta la notizia, Rossi è rimasto "perplesso e pure indispettito", ammette. Anche perché, di fatto, si è cancellato dalla via e dalla memoria della comunità "uno dei toponimi più importanti del paese". Agli occhi del consigliere comunale, insomma, si è dimenticato che storicamente Stabio ha attinto i nomi delle sue vie dalla carta geografica, dai luoghi, dalle origini o dalle presenze. E qui giungiamo al Castello, ovvero un toponimo che, come sottolinea Rossi nella sua interpellanza, "ha radici profonde nella storia del nostro Comune"; quindi "non lo si può assolutamente cancellare per sostituirlo con un nome di un artista che ha dato lustro al nostro paese, ma che mi permetto di dire non ha un valore storico come il Castello". Tanto più, rimarca Rossi, che sulla cima si trovano l'oratorio San Rocco e la statua della Sentinella realizzata dallo scultore stabiese Larghi, "posata nel 1953 in occasione del 150esimo anniversario dell'entrata del Canton Ticino nella Confederazione".
A questo punto si fanno strada anche gli interrogativi. Il Municipio, sollecita il consigliere del Gus-I Verdi, "come intende procedere affinché la collina del Castello abbia l'importanza dovuta nell'ambito toponomastico del Comune?". E visto l’orientamento, introdotto due anni orsono, di dedicare delle strade pure a personaggi locali - prima di Albisetti, la parte iniziale di via Luvée è stata intitolata a Giuseppina Perucchi -, l'Esecutivo come pensa di "valorizzare altre personalità che hanno rappresentato Stabio o che hanno operato nel bene della comunità nel più lontano o anche vicino passato?".