Un 52enne e un 32enne in febbraio sono stati fermati al valico di Stabio mentre trasportavano poco più di 2 chili di droga sulla rotta Paesi Bassi-Italia
Da Rotterdam a Milano attraversando la Svizzera dal canton Basilea Città a Stabio. Questa la tratta battuta da due trafficanti di droga, un 52enne francese e un 32enne brasiliano, fermati a febbraio al valico momò e condannati oggi, venerdì, a Lugano dalla Corte delle Assise criminali a una pena di 36 mesi, 21 dei quali sospesi condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni, nonché a otto anni di espulsione. Il loro intento era quello di portare in Italia dai Paesi Bassi oltre due chili di cocaina, suddivisi in due panetti simili e nascosti nel passaruota posteriore, come ricostruito dal procuratore pubblico Pablo Fäh.
Anche se il procedimento odierno non si è svolto formalmente con un rito abbreviato, le parti negli scorsi giorni si sono accordate riguardo alla pena. Risultato: alla Corte è stata proposta una pena di 36 mesi, dei quali 18 da scontare. Il 52enne francese, residente nel proprio Paese, e il 32enne brasiliano, domiciliato invece in Italia – difesi rispettivamente dagli avvocati Yasar Ravi e Pascal Frischkopf – sono stati riconosciuti colpevoli dei reati di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti, infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione e, solo il più anziano, guida senza autorizzazione. Il periodo di carcerazione proposto da accusa e difese è stato ritenuto tuttavia eccessivo dal giudice Marco Villa e dai giudici a latere Renata Loss Campana e Luca Zorzi, che lo hanno, appunto, ridotto di tre mesi data l’incensuratezza dei due imputati, la collaborazione fornita e l’ammissione dei fatti.