Giro di vite sui posteggi alle Cantine, ma perché?

Fa discutere a Mendrisio la ‘tolleranza zero’ applicata ai divieti di sosta nella zona delle Cantine, dove sono spuntati cartelli e barriere. Con una interrogazione i consiglieri comunali del Centro Daniele Raffa, Davide Rossi e Gianluca Padlina chiedono al Municipio se abbia ben valutato le conseguenze di questa operazione.

“Con la posa di queste installazioni si sono tolti numerosi spazi di posteggio che, seppur non demarcati, venivano utilizzati da tempo immemore e inoltre si sono resi molto difficili gli incroci tra i veicoli che transitano in direzioni opposte e le manovre di tutti coloro che, non trovando parcheggio, si vedono costretti a tornare indietro. Questo improvviso colpo di mano ha, comprensibilmente, suscitato notevole indignazione e sconcerto, sia tra i proprietari delle Cantine, che tra i gestori degli esercizi pubblici, presso i quali, soprattutto nella stagione estiva, si recano numerosi avventori e turisti. I ‘parcheggi non demarcati’ (ma in uso secondo una prassi ultratrentennale), ora bloccati con i paletti, rappresentavano quindi un'importante e fondamentale riserva per i visitatori, contribuendo in maniera determinante alla fruibilità del comparto delle Cantine e delle attività economiche che vi sono insediate”, scrivono i tre consiglieri.

“Inoltre, tenendo conto del particolare pregio e valore storico-paesaggistico del comparto delle Cantine, l’impiego di demarcatori stradali, transenne da cantiere e cartelli provvisori, risulta essere del tutto fuori contesto dando un’immagine negativa e approssimata agli occhi di visitatori e turisti, durante il periodo più importante dell’anno. Infine teniamo a ricordare che la tematica relativa all’annosa penuria di parcheggi nel comparto delle Cantine era stata oggetto, nel 2010, di un’interrogazione alla quale l’esecutivo comunale aveva dato risposta prospettando l’intenzione di realizzare un posteggio pubblico al mapp. 579 RFD Mendrisio. Ad oggi non è dato sapere quando il posteggio pubblico in questione potrà effettivamente vedere la luce”.

Fatte queste premesse, al Municipio sono poste 11 domande, dove in sostanza si chiede conto di questo intervento, delle sue motivazioni e dell'atteso posteggio pubblico.