La Commissione della Gestione propone, all'unanimità, una riduzione di tre punti (dall'87 all'84%). Mentre il Municipio chiede di scendere di due
È un “compromesso” quello proposto dalla Commissione della Gestione di Vacallo, all'unanimità, per l'abbassamento del moltiplicatore del 2024. Non due punti percentuali come proposto dal Municipio, ma tre, e quindi dall'87 all'84 per cento. Una proposta che, a mente dei commissari, permette di “iniziare la nuova legislatura con il consenso di tutte le parti” e che, allo stesso tempo, consente “la celere partenza dei lavori, riservandosi di valutare, laddove i consuntivi delle prossime gestioni ne dessero l'opportunità, ulteriori ritocchi verso il basso”. Nella seduta convocata lunedì 10 giugno, il Consiglio comunale dovrà quindi chinarsi sull'emendamento proposto prima di arrivare alla fissazione del moltiplicatore.
Il Municipio di Vacallo aveva deciso a inizio aprile di ritirare il messaggio sul moltiplicatore, che inizialmente prevedeva una riduzione di 4 punti percentuali, così come quello sul Piano finanziario 2024-2030. All'esecutivo era infatti stato presentato il progetto definitivo con domanda di costruzione del comparto scolastico per un importo di oltre 15 milioni di franchi. Una cifra raddoppiata rispetto a quanto inserito nel piano delle opere e nel bando di concorso. Da qui la decisione del Municipio di ritirare i messaggi, “per onestà verso il legislativo, che si sarebbe dovuto esprimere su documenti non più conformi”, ci aveva spiegato il capodicastero Opere pubbliche Luisito Coltamai. Nel messaggio presentato a inizio maggio, l'esecutivo vacallese aveva spiegato di non ritenere sostenibile nel medio periodo un abbassamento superiore ai 2 punti percentuali nonostante l'avanzo di 2,1 milioni registrato a Consuntivo 2023. Il Comune gode oggi di una situazione finanziaria solida, è stato evidenziato nel documento, che permette di far fronte agli investimenti previsti e mantenere i servizi alla popolazione. All'orizzonte però, come per tutti i Comuni, ci sono le incertezze legate alla riforma fiscale in corso e alla diminuzione del gettito. Elemento, quest'ultimo, che potrebbe risultare strutturale.
Le analisi svolte dal Municipio con i progettisti in merito alla riqualifica del comparto scolastico hanno portato a definire un preventivo pari a 10,5 milioni. Le voci che hanno portato alla riduzione della spesa sono “la rinuncia all'ipotizzata centrale termica a pellet a favore di un tradizionale sistema di riscaldamento, il mantenimento dell'attuale volumetria della struttura dell'ex asilo Riva, la rinuncia del magazzino (locali interrati) e la rinuncia alla rampa di accesso”. Durante la riunione della Commissione, ha spiegato che “i circa 3 milioni di differenza (dai 7,3 a 10,5) hanno un peso tale che non risulta possibile abbassare il moltiplicatore dall'87 all'83%”. Da qui la decisione del Municipio di fissarlo all'85%. I costi che hanno generato l'aumento del preventivo sono invece stati spiegati in una tabella che lo studio di progettazione ha condiviso direttamente con i commissari. Dopo avere ottenuto le spiegazioni, “tutti i commissari concordano che questa sarebbe l'ultima ‘chance’ di abbassare il moltiplicatore e che alla luce dei fatti e delle considerazioni esposte, sarebbe opportuno osare ulteriormente al ribasso rispetto a quanto proposto nel messaggio municipale”.
Durante la discussione, si legge ancora nel rapporto, sono emerse alcune considerazioni. “In particolare le perplessità se tutti gli investimenti previsti sono realisticamente realizzabili entro il 2026”. I commissari precisano inoltre che Edo Pellegrini (Lega-Udc-Udf) ha presentato “un documento con l'evoluzione del capitale proprio su base piano finanziario con moltiplicatore all'83 per cento, poi ritirato, e il nuovo piano finanziario con moltiplicatore all'85” e spiegato che “un'adeguata riduzione del moltiplicatore sia più che giustificabile visto che i cittadini hanno già pagato molto negli scorsi anni, in previsione di opere importanti non realizzate”. La commissione, di comune accordo, sottolinea in conclusione che “Ufficio tecnico comunale, dicastero responsabile, architetti e Municipio diano la dovuta importanza e una maggiore spinta nei tempi di esecuzione del progetto comparto scolastico”.