Mendrisiotto

Il Consiglio comunale di Castel San Pietro si è insediato

Quasi la metà dei membri del legislativo è composta da donne: 14 su 30. I nuovi eletti sono invece 11

Iniziati i lavori
16 maggio 2024
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Anche il Consiglio comunale (Cc) di Castel San Pietro inizia la legislatura 2024-2028. Il primo a prendere la parola, come da tradizione, è stato il membro del legislativo più anziano, Giorgio Cereghetti. Il neoeletto ha iniziato il suo discorso rivolgendo un ricordo a Nora Prada “che ha dovuto rinunciare a questo impegno a causa di problemi di salute e alla quale invio i più sinceri auguri”.

I numeri della legislatura

La sensibilità degli elettori di Castello nei confronti della parità dei sessi si nota dai risultati di questa tornata elettorale. Sono infatti 14 su 30 le donne elette nel gremio, cioè il 46,7% contro una media cantonale del 32,9%. La particolarità è che di queste 14, la metà fa parte della lista Per Castello. L’età media invece si sta abbassando costantemente dal 2016 a questa parte: ora si attesta a 45,9, mentre 8 anni fa era 48,5 e anche in questo caso è inferiore alla media cantonale di 47,2 anni.

I tradizionali discorsi ufficiali

Cereghetti ha voluto anche ricordare l’importanza delle tradizioni popolari del paese per poi augurarsi di lavorare in un clima pacifico: “Tutti voi (rivolgendosi agli altri membri del parlamento comunale, ndr) avete sicuramente come obiettivo quello di lavorare per il bene della nostra popolazione e per il nostro territorio, ma per fare ciò è imprescindibile conoscere la storia del nostro paese, delle nostre frazioni e della nostra gente. Mi aspetto di poter partecipare a un legislativo non litigioso e rancoroso ma brillante, propositivo, coeso, e prolifico di molte iniziative a favore della nostra comunità”.

La parola è poi passata alla sindaca Alessia Ponti che ha ricordato il suo passato da membro del legislativo, ricordandolo come un ruolo di privilegio. Ponti ha evidenziato anche il significato dell’occuparsi di politica, con “confronto diretto che deve però essere capacità di compromesso nell’interesse pubblico e collettivo. Le belle idee che approdano in Cc devono essere anche corredate da un ampio accordo, altrimenti non vanno da nessuna parte”. Il privilegio della carica lo ha sottolineato anche Laura Moro, la nuova presidente del Cc, che ha anche lei ricordato l’importanza del ruolo e l’onere non indifferente per “portare con impegno il nostro contributo alla crescita e allo sviluppo del Comune”.