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Mendrisio, uno sportello per il futuro dei giovani

In città sarà avviato un progetto in collaborazione con sei associazioni per prevenire e ridurre la disoccupazione giovanile

Il Centro Giovani di Mendrisio
(Ti-Press / archivio)
18 aprile 2024
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Riuscire a entrare nel mondo del lavoro non è per tutti semplice. Soprattutto se per qualche vario motivo non si sono conclusi gli studi o si desidera cambiare ambito professionale. Lo sa bene il Municipio di Mendrisio che ogni martedì dalle 16.30 alle 18.30, a partire dal 30 aprile, avvierà un progetto chiamato ‘Work Giov@ni In Progress’, in collaborazione con ‘Check Your Chance’ (Cyc), con lo scopo di “offrire un supporto personalizzato e individuare un percorso di formazione e/o professionale appropriato”. Il servizio si rivolge a giovani dai 13 ai 30 anni “in cerca di una formazione, di un impiego o di una riqualifica, unitamente alle loro famiglie”.

Oltre un semplice colloquio

Per ottenere dei risultati e debellare la povertà giovanile che può portare anche in un ciclo di malessere personale, non esiste una formula magica immediata. Infatti, a questo sportello che seguirà il calendario scolastico si alterneranno sei associazioni che si occupano tutte, ma in maniera differente, di raggiungere nel lungo periodo dei risultati supportando i giovani. Al Centro giovani di Mendrisio si potranno incontrare il ‘Progetto Lift’, un programma nazionale di integrazione e prevenzione della disoccupazione giovanile, che organizza principalmente dei posti di lavoro settimanali in aziende della regione; ‘Rock your life! Mentoring’ (Ryl), che dal 2013 è presente in Svizzera e affianca gli adolescenti a dei mentori volontari con lo scopo di sostenere i ragazzi nelle scelte del proprio futuro e aiutarli a inserirsi sul mercato del lavoro; ‘Sos Ticino - Progetto Ct2’ che ha lo stesso obiettivo di Ryl, ma si rivolge ai maggiorenni; ‘Yes’ che si prefigge di aiutare gli allievi delle scuole medie con simulazioni di colloqui di lavoro; la ‘Fondazione Ipt’ per aiutare i partecipanti a definire un progetto professionale realistico e presentare il proprio talento durante le fasi di colloquio e infine la ‘Fondazione Pro Juventute’ che per questo progetto si focalizzerà nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro con un sostegno ai giovani per mantenere il posto di lavoro.

Il passaggio difficoltoso scuola-lavoro

L’idea di questa iniziativa proposta dal Municipio non nasce per caso. In risposta a un’interrogazione con prima firmataria Barbara Schepis Muntaner (L’AlternativA – Verdi e Sinistra Insieme), a fine marzo l’esecutivo ha spiegato che “il Municipio è da tempo attento a questa problematica e in questi anni il tema è stato affrontato nei piani di azione del Dicastero socialità e pari opportunità. Con l’ampliamento della Sezione risorse umane del Dicastero istituzioni e risorse, il tema è affrontato in modo congiunto da entrambi i Dicasteri per le aree di propria competenza”. Inoltre ha ricordato che già dal 2021 sono attivi con un’iniziativa simile: “Sempre al Centro giovani, quando richiesto, viene messo a disposizione lo spazio per gli incontri individuali del Servizio cantonale Go 95, che è attivo dal primo settembre 2021 e coordinato dalla Divisione della formazione professionale. La creazione di questo servizio è una delle misure previste dal piano d’azione ‘Obiettivo 95%’, deciso dal parlamento nel maggio 2020, per prevenire l’abbandono scolastico e sostenere il reinserimento e accompagnamento di giovani che hanno abbandonato gli studi prima di aver conseguito un diploma”. Ora la Città ha voluto implementare il servizio e iniziare la collaborazione con le sei organizzazioni sopracitate.

Non ci sarà un imminente ampliamento di posti di tirocinio

Nonostante il progetto a favore della creazione di nuove opportunità per i giovani, lanciato dal Municipio, la Città non ha intenzione nel breve termine di aumentare i posti disponibili per gli apprendisti in seno alle professioni presenti nell’amministrazione comunale. Una scelta motivata con la mancanza di formatori e con il fatto che “un ampliamento dell’offerta di posti di tirocinio a livello di quantità di posti di apprendistato messi a concorso, potrebbe incidere sulla qualità della formazione erogata. L’offerta formativa è tarata sui formatori e sui limiti di capacità formativa e di logistica, in modo da garantire il raggiungimento degli obiettivi necessari per concludere la formazione, ma quando c’è la possibilità, la Città attiva i posti di apprendistato. Comunque, negli ultimi due anni, l’offerta degli ambiti formativi è stata ampliata con il tirocinio di falegname e di sviluppatore/trice business digitale”. Oltre a questi ambiti la Città attualmente può formare anche come impiegato di commercio, elettricista per reti di distribuzione, giardiniere, informatico gestione infrastrutture e operatore socioassistenziale dell’infanzia; il tutto però per soli “6-10 posti di apprendistato, più uno o due posti di stagisti impiegati di commercio per l’ottenimento della maturità professionale”.

Sei dipendenti della Città diventeranno formatori di apprendisti

Tramite l’interrogazione, il Municipio ha quantificato anche il numero di persone che potrebbero sostenere i giovani che si attesta a 29; di questi “di recente solo una persona ha frequentato il corso per diventare formatore di apprendisti, ma ci sono al momento sei persone che frequenteranno prossimamente tale formazione». Grazie a queste nuove conoscenze professionali dei suoi collaboratori, la Città punta dunque a implementare ulteriormente le posizioni disponibili per gli apprendisti anche se la sola formazione non è una garanzia di riuscita, infatti, sottolinea il Municipio sempre nella risposta all’interrogazione, “soprattutto con giovani più fragili e vulnerabili è di estrema importanza incontrare adulti chiave, in grado di offrire supporto, sostegno e affiancare il percorso con una presenza positiva e rassicurante. Pertanto la Città, in quanto datore di lavoro, dovrà prestare particolare attenzione alla scelta dei formatori e delle formatrici poiché il loro ruolo va ben oltre le sole competenze tecniche”.