Castel San Pietro

Castel San Pietro riconferma le sue finanze in salute

Per l’ottava volta nella storia del Comune, nel 2023 sono stati superati i 10 milioni di franchi di ricavi

Un anno contabile tutto sommato positivo
(Ti-Press)
21 aprile 2024
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Un disavanzo di esercizio di poco oltre i 2,6 milioni di franchi non spaventa il Municipio di Castel San Pietro che, nel Consuntivo 2023, rimarca “la solida situazione economica del Comune, in grado di sostenere investimenti e spese future previste per i prossimi anni”. Nel dettaglio, a fronte di un disavanzo preventivato più ampio, nel 2023 il Comune ha registrato 11 milioni di franchi di ricavi e 13,6 milioni di franchi di spese.

Ricavi da record grazie a entrate straordinarie

Rispetto al 2022, i ricavi complessivi registrano un calo del 6%, ma, nonostante ciò, per l’ottava volta nella storia del Comune è stata superata la soglia dei 10 milioni di franchi. Nel messaggio che accompagna i conti, il Municipio segnala che “senza le entrate straordinarie per sopravvenienze e imposte speciali, il totale dei ricavi sarebbe stato di 9,5 milioni di franchi. Rispetto al Consuntivo 2022 si registra anche una diminuzione del 2,8% dei ‘redditi da tasse e retribuzioni’, ma anche un aumento del 2,5% nella categoria ‘redditi da ricavi finanziari’.

Per quanto riguarda le spese si registra un aumento dei costi per il personale attestandosi a 3,9 milioni di franchi e un netto calo del 20,3% dei costi per ‘versamenti a fondi e finanziamenti speciali’. In questo caso “lo scostamento è da ricondurre al riversamento dei contributi sostitutivi per posteggi incassati nel corso dell’anno, inferiori rispetto al passato”.

Le perdite d’acqua costano oltre 100mila franchi

Tra i vari costi che sono direttamente sotto la responsabilità dell’amministrazione comunale, c’è anche il Servizio approvvigionamento idrico. Durante l’ultimo anno si registrano entrate di 478mila franchi e uscite di 637mila franchi, con un relativo disavanzo di esercizio di 159mila franchi. Il Municipio sottolinea che “si è dovuti intervenire con dei lavori di adeguamento delle nostre strutture con conseguente aumento dei costi variabili”. In questo caso il disavanzo è anche condizionato dall’acqua erogata che non viene fatturata: nel comprensorio di Castel San Pietro l’acqua che non raggiunge i contatori è del 23,88% a causa delle perdite nelle tubature. Un problema che il Comune intende prendere sul serio. “Le perdite ingenerano lo spreco della risorsa e inutili spese energetiche per il pompaggio. Attualmente ci stiamo impegnando su più fronti: con il sistema di monitoraggio in continuo delle perdite, con la sostituzione delle tubazioni più vetuste e la sorveglianza costante tramite i nostri addetti sia sul territorio che sui dati, nonché l’aggiornamento dei nostri sistemi di gestione telematica”.