Mendrisiotto

A Ligornetto chiude l'Ufficio, ma riapre l'Agenzia postale

Il Municipio di Mendrisio rassicura la popolazione, preoccupata. Si attende di conoscere quale sarà la soluzione logistica individuata dal Gigante giallo

La popolazione ci conta
(Ti-Press/Archivio)
25 marzo 2024
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Il Gigante giallo non farà un passo indietro. L'Ufficio postale di Ligornetto è destinato a chiudere. La decisione sulla filiale sembra ormai essere stata presa: è chiaro anche al Municipio della Città di Mendrisio. Esecutivo che ha il dossier sul suo tavolo: la tematica sarà affrontata domani, martedì, nel corso della seduta settimanale. Da quanto ci risulta dalla Posta sarebbe giunta una nuova comunicazione, che durante la settimana sarà condivisa anche con la Commissione di Quartiere. In sospeso, del resto, c’è il destino del servizio su territorio locale. Una alternativa sino ai giorni scorsi, infatti, non era stata ancora trovata. E i residenti attendono con trepidazione di saperne di più.

Tra certezze e interrogativi

L'annuncio che dopo Genestrerio e Rancate, la riorganizzazione avrebbe interessato pure Ligornetto ha attraversato il Quartiere suscitando una certa preoccupazione nella cittadinanza. Ormai certa la scelta di mettere mano allo stabile della banca Raiffeisen – dove ha sede l'Ufficio postale, che potrebbe lasciare i locali proprio entro questa primavera, salvo posticipare i termini di disdetta –, sul futuro degli sportelli gialli si sono rincorsi interrogativi e incognite. A tal punto che sul tavolo del Municipio a inizio febbraio è stata recapitata una interrogazione interpartitica (Centro, Plr e AlternativA), prima firmataria Alessandra Caimi-Telleschi. Atto parlamentare al quale l'autorità comunale ha dato seguito nei giorni scorsi, restituendo le prime indicazioni concrete a fronte di voci contrastanti e del timore popolare di non poter più contare su un servizio postale, da quanto ci dicono oggi assai sollecitato.

Una Agenzia e una ‘soluzione sostitutiva’

A rassicurare un po’ ci sono, ora, le parole dell'Esecutivo, il quale conferma della volontà di cercare, d'intesa con la Posta stessa, una "soluzione sostitutiva". Come dire che il Quartiere perde un Ufficio, ma si tiene stretta una Agenzia postale, di prossima apertura. In un primo momento, si fa sapere, il Gigante giallo ha valutato "l'allestimento di un ufficio provvisorio". I costi dettati dalla posa di un box o un container temporaneo oppure dall'uso di altri spazi privati, però, "si sono rivelati troppo onerosi e non sostenibili in relazione al traffico generato dalla filiale di Ligornetto", chiarisce il Municipio. Quindi ora resta da capire dove troverà posto l'Agenzia, che sul territorio potrebbe appoggiarsi, ad esempio, alla bottega-ritrovo di Quartiere o alla farmacia.

Verificata la scelta da privilegiare

L'interesse dell'autorità cittadina a garantire una presenza a tutto vantaggio della popolazione, del resto, è dichiarato. Negli ultimi mesi, si ribadisce, il Municipio – al suo fianco la Posta – ha "verificato tutti i criteri ed è arrivato alla convinzione che la soluzione da privilegiare è quella della filiale in partenariato con banco di servizio. Di fatto, questa opzione garantisce un’apertura su tutto l’arco della giornata". A corroborare questa opzione, spiega ancora l'Esecutivo, "le filiali in partenariato offrono orari di apertura attrattivi e un assortimento completo, in grado di coprire i servizi richiesti quotidianamente. Si possono effettuare versamenti senza contanti con la PostFinance Card e anche con le carte Maestro e VPAY delle banche. Il prelievo di denaro è possibile con la PostFinance Card. I clienti che desiderano effettuare pagamenti in contanti possono farlo da ora direttamente sulla porta di casa grazie al personale addetto al recapito (è sufficiente notificarlo una tantum al Contact Center Posta)".

Tra rimpianti e realtà

D'altro canto, non si nasconde che pure il ‘governo’ della Città "rimpiange la tendenza oramai in atto da diversi anni che porta alla chiusura di tante filiali della Posta in tutta la Svizzera. Di fatto, in un paese/quartiere – si riconosce –, la filiale della Posta ha ancora un’utilità di rilievo per alcuni cittadini, ma riveste anche un importante ruolo di identificazione per tutti i cittadini, incluso chi non la frequenta mai". Non si può però fare astrazione dalla realtà, si lascia intendere.

E quindi, si aggiunge subito dopo, "è d’obbligo prendere atto del fatto che La Posta intende rispettare il mandato ricevuto dal Consiglio federale, fornendo un servizio pubblico al passo con i tempi, ma operando con redditività. Perciò, l’offerta della Posta deve costantemente adeguarsi al mutare delle abitudini della clientela privata e professionale". Da qui la riconversione in nuove forme della rete degli Uffici postali tradizionali, in atto d'altra parte da tempo.