La Commissione federale esprime parere negativo. La Posta non ha ancora designato partner e soluzione logistica
Non capita spesso che la Posta si senta rispondere di 'no'. Anche quando in gioco c'è la chiusura di un ufficio postale e la sua riconversione in un'altra forma di servizio alternativo. Questa volta, però, davanti alla decisione di cessare l'attività degli sportelli tradizionali di Coldrerio, annunciando l'apertura di una agenzia postale, la Commissione federale delle poste, PostCom, ha messo un veto. O meglio ha espresso "un parere contrario". Pur avendo individuato tre possibili soluzioni logistiche, il Gigante giallo non ha ancora scelto, infatti, il luogo dove inserire l'agenzia. In altre parole non si conosce al momento il nome del partner che affiancherà la Posta. Di conseguenza la PostCom, come si motiva in una nota ufficiale, "non può emanare 'raccomandazioni in bianco'". Sapere che il servizio sarà inserito nel quartiere multigenerazionale in costruzione, in effetti, non è bastato. In ogni caso, l'incarto non è stato rispedito al mittente: non c'erano i presupposti.
Pur essendo "in linea con la posizione della Posta", quindi, per la PostCom è una questione di principio. "Per valutare le specificità regionali, la Commissione deve necessariamente disporre di dati concreti sulle soluzioni di rimpiazzo", si spiega. Quale autorità di vigilanza aveva già ribadito questa posizione in due pareri precedenti, uno dei quali, nel 2017, faceva riferimento all'ufficio postale di Balerna, poi sostituito a sua volta da una agenzia.
Alla Commissione, si rende noto nel comunicato, si voleva rivolgere pure il Comune di Coldrerio per avere un secondo parere. A quel punto la Posta ha "ha comunicato la propria decisione di trasformare l'ufficio postale in un'agenzia come soluzione di rimpiazzo, senza tuttavia aver già stabilito l'ubicazione della stessa". Come dire che è solo questione di tempo.