Per le prossime elezioni Comunali, il gruppo ha presentato una lista sia per il Municipio che per il Consiglio comunale
Non solo partiti e movimenti storici. A Chiasso per le ormai imminenti elezioni comunali è nata anche la sezione di HelvEthica Ticino. Il gruppo ha presentato una propria lista sia per il Municipio che per il Consiglio comunale con la volontà, come si legge sul volantino elettorale, “di contribuire in prima persona alle decisioni che possono migliorare il benessere di noi tutti”. L’intento è infatti quello di “svegliare e coinvolgere i cittadini su ciò che avviene attorno a noi a livello globale, che poi a cascata si riversa sulla nazione, sul cantone, sul comune, da ultimo, sul singolo cittadino”. I candidati in lizza per il Municipio sono la coordinatrice del gruppo Elisabetta Boillat (classe 1954), pensionata, impegnata in diverse attività di aiuto sociale; Ernesto Boillat (1957), pensionato, attivo in diverse società sportive; Roberto Jardini (1964), ingegnere elettronico, si occupa dei temi più tecnici e nel tempo libero è insegnante di yoga. A loro, solo per il Consiglio comunale, si aggiunge Francesco Romano (1979), laureato in economia e commercio, impegnato nell’affrontare i temi a livello nazionale e internazionale. Una lista di “pochi candidati” che permetterà al gruppo di “avere una visione globale di quanto avviene nel nostro comune senza voler disfare quanto già si sta facendo di buono, ma volendo arricchire i programmi esistenti e portare alcune proposte utili per tutti e a basso costo”. Per quanto riguarda il programma, “per il prossimo futuro ci focalizziamo sul dare a tutti un ambiente il più salubre possibile e la possibilità di vivere in maniera più semplice e in armonia con i ritmi naturali”.
Il programma elaborato per la cittadina di Chiasso intende “vegliare sulla qualità di un elemento base che accomuna tutti gli esseri viventi: l’acqua”. Un impegno che si traduce in tre punti. Il primo è “informare la popolazione sull’attuazione del progetto Arm, considerando che le valutazioni delle caratteristiche dell’acqua proveniente dal lago di Lugano prelevata a Capolago risalgono al periodo 2007-2009, quando molti inquinanti (Pfas) non erano ancora noti”. C’è poi l’intenzione di “valorizzare le nostre sorgenti e i pozzi già esistenti, utilizzando le loro acque e ricorrendo solo in casi di estrema siccità a una integrazione con l’acqua del lago”. C’è inoltre la volontà di “realizzare delle fontane in prossimità di sorgenti e pozzi, da cui sia possibile prelevare l’acqua così come sgorga, senza trattamenti chimici”. Altro obiettivo di HelvEthica è quello di “frenare l’aumento dell’inquinamento elettromagnetico” adottando “il principio di precauzione, quindi delocalizzare le nuove antenne di telefonia mobile lontano dalle zone abitate, considerati i numerosi studi disponibili riguardo alla pericolosità delle radiazioni elettromagnetiche sulla salute”.
Passando alla socialità e al territorio, il gruppo intende lavorare per “promuovere una maggiore attenzione alle necessità dei più deboli”. La volontà è quella di “mettere a disposizione le infrastrutture pubbliche già esistenti per i giovani e per gli anziani, con animatori volontari che possano occuparsi sia delle attività sia del buon utilizzo degli spazi e dei locali” e “offrire alla popolazione degli spazi coltivabili per realizzare dei piccoli orti familiari, anche per promuovere la socialità e la collaborazione tra gli amanti di attività che ci mettono in contatto con la natura”. Il terzo punto riguarda la statua posizionata al centro della rotonda dell’Aldi, in viale Volta. HelvEthica Ticino chiederà la sua rimozione perché “non ha nulla a che vedere con la rappresentazione della nostra cittadina”.