Sollecitato da un'interrogazione di Nara Valsangiacomo, il Consiglio di Stato definisce ‘incomprensibile’ la decisione
È “incomprensibile” la decisione delle Ferrovie federali svizzere (Ffs) di investire 76,5 milioni di franchi alla stazione di Melide per consolidare la situazione di ‘capolinea Lugano’ dei treni InterCity (IC). A esprimersi è il Consiglio di Stato, sollecitato da un'interrogazione di Nara Valsangiacomo (I Verdi) e cofirmatari sui treni a lunga percorrenza da e per il Mendrisiotto. Mentre il Mendrisiotto attende notizie in merito alla sua fermata – a Mendrisio e/o a Chiasso – il cui principio è stato accolto dalle Camere federali, “per ragioni di capacità i treni IC non possono sostare nella stazione di Lugano e vengono regolarmente spostati (a vuoto) fino a Melide e ritorno”.
Nella sua risposta il CdS ribadisce che “dal 2017, in almeno nove occasioni” ha portato la richiesta all'attenzione dell'Autorità federale. “Questo Consiglio chiede costantemente, in tutti i consessi in cui è chiamato a operare, che i treni IC vengano prolungati sistematicamente nel Mendrisiotto”. La richiesta di “un'attuazione più rapida della decisione del Parlamento federale” è già stata formulata anche nell'ambito del tavolo di lavoro creato per il consolidamento del concetto d'offerta all'orizzonte 2035. “I tecnici del Dipartimento del territorio hanno nuovamente chiesto di studiare una soluzione che permetta di servire il Mendrisiotto al più presto, prolungando gli IC oltre Lugano e nel medio termine con i treni EuroCity (EC) dal momento in cui la traccia IC diventerà EC collegando quindi il nord delle Alpi a Milano ogni mezz'ora”. Grazie alla transizione dinamica tra i due sistemi di alimentazione elettrica, “a Chiasso è previsto che i treni EC non effettuino più la fermata”.