Alcune si sono già esibite, ma la stagione è appena iniziata. Ecco il calendario della ‘Rigatoni Band’, ‘La Riva che Spaca’, la ‘Can&Gat’ e la ‘Kit &Kat’
I bagordi carnascialeschi sono alle porte. Un momento tanto atteso per tanti festaioli, ma soprattutto per le Guggen che vivono per il Carnevale. Nel Mendrisiotto malgrado siano avvenute anche delle fusioni, dovute alla mancanza di persone che dedichino il loro tempo libero a queste bande musicali, la passione dei musicanti non si affievolisce.
Una delle Guggen più popolari è sicuramente quella di Novazzano, la ‘Rigatoni Dance Band’. Fino a qualche anno fa stava subendo un calo degli affiliati, «ma grazie ai recenti festeggiamenti del 40esimo anno di attività – ci spiega il presidente e trombettista Massimo Cappelletto –, siamo riusciti a coinvolgere tutti gli ex soci, che sono tornati con i loro figli. Ora, grazie all’entrata di questi giovani siamo 56 musicanti».
Dopo la prima esibizione dell’anno sulle piste di Campo Blenio, dal prossimo fine settimana torneranno nel Mendrisiotto: prima a Chiasso e a Genestrerio, poi a Novazzano, Stabio, Balerna e Castel San Pietro. Per concludere ritorneranno a nord: a Bellinzona e a Biasca. In programma hanno anche una trasferta nel Canton Vaud a Moudon.
Anche per le due Guggen più numerose il ricambio generazionale non pare un problema. Nella ‘Can & Gat Carneval Band’ di Stabio, come ci conferma il suo maestro Tobia Ballan, «negli ultimi anni sono entrati diversi giovani e ora i membri sotto i trenta anni sono circa una ventina su un totale di 70 persone». Un effettivo che permette alla Guggen, prossima al quarto di secolo di esistenza, di avere un fitto programma: «Inizieremo a Chiasso con una cinquantina di partecipanti, poi, rimanendo in zona saremo anche a Novazzano, Stabio, Ligornetto e Castel San Pietro, ma anche a Bellinzona, Sorengo e Airolo. Concluderemo la nostra stagione con una trasferta a Payerne (Vaud). Il tutto concentrato in meno di un mese».
Per la neonata Guggen ‘La Riva che Spaca’, creata dalla fusione della ‘Spacatimpan’ di Vacallo e la ‘Riva de Janeiro Band’ di Riva San Vitale e che avrà sede a Balerna, l’effettivo ora non è un problema, ci precisa il giovane neopresidente Zeno Delmenico: «Possiamo contare su un centinaio di elementi, mentre prima erano circa una trentina per Guggen».
La fusione è stata necessaria ed è risultata essere una calamita. «Prima dell’unione, se mancava un elemento in una qualche sezione si rischiava di non poter partecipare ai cortei. Eravamo arrivati al punto che alla ‘Riva de Janeiro’ mancavano persone che suonassero uno strumento a fiato e nell’altra i percussionisti. Una situazione che ha fatto perdere la motivazione a tanti membri, ma ora, grazie alla fusione, molti vecchi soci hanno voluto rimettersi in gioco e sono tornati portando con loro nuova gente». Tra questi ci sono anche diversi giovani: «È una buona cosa per il futuro – prosegue il presidente –. Ora molti giovani, tra i quali anche io che sono del 2000, fanno parte anche del comitato; ovviamente sempre affiancati da qualche figura di esperienza».
Dato il grande numero di artisti, ‘La Riva che Spaca’ può partecipare con più tranquillità e con più verve ai diversi Carnevali in programma, dopo quello di Caneggio del fine settimana appena passato: in calendario in ordine cronologico ci sono il Nebiopoli, il Carnevale di Pura, Novazzano, Pianezzo, Roveredo, Lugano, ‘Ul Racula’ di Riva San Vitale, il ‘Carnevaa di Cavri’ di Castel San Pietro, il Rabadan di Bellinzona, lo ‘Sgüra’ di Balerna, il Carnevale organizzato dall’Otaf a Sorengo, Tesserete, Faido e per concludere una trasferta a Bussigny (Vaud).
Anche se numericamente la ‘Kit & Kat Band’ di Tremona è la più piccola, questo non vuol dire che sia quella con la passione minore, anzi. Quest’anno, come ci spiega il direttore della Guggen Sandro Baracchi, sono riusciti anche loro a stilare un calendario, malgrado alcune assenze.
Inizieranno i loro concerti, nelle strade che più conoscono, quelle appunto di Tremona. «La nostra stagione è iniziata verso settembre con le solite prove. Quest’anno però abbiamo avuto qualche difficoltà nel mettere insieme il gruppo; non tanto perché i musicanti volontari non avessero più voglia, ma perché in un gruppo piccolo come il nostro, intorno alle 25 unità, non è facile combinare i turni lavorativi con le necessità della Guggen. Siamo pur sempre una piccola realtà di paese». Questo però non ha impedito alla ‘Kit & Kat’ di essere attiva. «Abbiamo iniziato con il ‘nostro’ Carnevale e poi andremo nel Luganese».
I grandi Carnevali e le trasferte oltre Gottardo sono invece state escluse dalla Guggen tremonese. «Dei nostri membri sono appena diventati genitori. E anche a causa di queste assenze non abbiamo sufficienti sezioni coperte per partecipare agli eventi di un certo spessore come Chiasso, Tesserete e Bellinzona. Inoltre, c’è anche da considerare lo sforzo fisico, soprattutto per noi che facciamo ancora affidamento sui seniores».