Mendrisiotto

A Ligornetto si chiude il nucleo, commercianti ‘preoccupati’

In una lettera al Municipio si chiede di posticipare la nuova fase di cantiere a gennaio. ‘Natale ci salva gli affari’

In sintesi:
  • Il nucleo sarà chiuso per circa sei mesi
  • I negozianti chiedono una soluzione alternativa
C’è chi lo vive come un percorso a ostacoli
(Ti-Press/Archivio)
20 novembre 2023
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A Ligornetto c’è già chi ha fatto scattare il conto alla rovescia. Tra una settimana si partirà, infatti, con la quarta fase del cantiere stradale e la nuova chiusura del nucleo per altri sei mesi circa. Si darà tregua solo durante le feste natalizie e per un paio di settimane: sarà l'unica interruzione nel corso di un intervento che, fra posa di sottostrutture e pavimentazione fonoassorbente nella zona di Cantun Sura, si protrarrà sino al giugno prossimo. Per i commercianti del Quartiere di Mendrisio è un duro colpo. Proprio sotto Natale si ritroveranno, infatti, con la strada sbarrata. Così vi è chi ha raccolto i timori dei colleghi e ha scritto una lettera aperta alle istituzioni della Città, restando (ci fa notare) in attesa di una risposta. Nessuna intenzione di mettere in discussione le necessità legate ai lavori di manutenzione, a motivare i negozianti è semmai l'esigenza di trovare una... via d'uscita. La tempistica di cantiere, lamentano, "risulta particolarmente dannosa". Di sicuro questo è un altro argomento da aggiungere alla lista delle domande da rivolgere al Municipio che, giusto il giorno dopo l'apertura del cantiere - martedì 28 novembre -, incontrerà la popolazione di Ligornetto.

L'appello dei negozianti

Quanti hanno una attività nel Quartiere si dicono, insomma, "profondamente preoccupati e delusi per la decisione di chiudere una delle strade principali" e proprio poco prima delle feste. Ecco perché ora si spera di trovare ascolto e comprensione. «Non intendiamo entrare nel merito delle opere previste – chiarisce Michele Corti, titolare di un ufficio cambi con bar annesso in via Cantinetta –. La nostra richiesta è quella di posticipare l'inizio dei lavori a gennaio. Per noi il mese di dicembre è il più impegnativo dal punto di vista lavorativo e, al contempo, quello durante il quale si guadagna di più. Per essere espliciti – sottolinea Corti –: salviamo l'anno. Chiudere il nucleo così per noi significa darci una mazzata. Tanto più che poi dovremo convivere con questa situazione per sei mesi. A questo punto domandiamo, quindi, di venirci almeno un po’ incontro».

Invocata una soluzione alternativa

Ecco che i commercianti locali confidano nella possibilità di trovare un compromesso. Detto altrimenti, che l'Esecutivo prenda in considerazione, come si legge nella missiva, "soluzioni alternative che possano mitigare l'impatto negativo della chiusura della strada sulle nostre attività"; incluse le eventualità di agevolare l'accesso al Quartiere attraverso percorsi alternativi o di dare una comunicazione "tempestiva e chiara" agli automobilisti di passaggio, e non sono pochi. La disponibilità a "collaborare attivamente" e a sedersi al tavolo per parlarne, d'altra parte, è dichiarata. Tutto ciò, si ribadisce, ben consapevoli "dell'importanza di mantenere le infrastrutture e garantire la sicurezza della nostra comunità". E che ci si muove in un comparto nel quale si deve fare i conti con l'andirivieni dei pendolari.

La petizione non aveva avuto effetto

Già la prima tappa del cantiere, in effetti, aveva suscitato disagi e rimostranze, in primo luogo tra i residenti. Infatti, l'estate scorsa si era dato voce a una raccolta firme indirizzata al Municipio con la richiesta di concedere una sorta di lasciapassare agli abitanti e di introdurre il transito alternato durante i lavori. Suggestioni che non hanno trovato, però, udienza. «A suo tempo – ci dice il commerciante, il quale a sua volta aveva aderito alla petizione –, ci hanno risposto che non vi era modo né di attivare un senso unico alternato, né un permesso ad hoc». Anche se nel corso di queste ultime fasi di cantiere i residenti potranno accedere al centro paese: la segnaletica permette il servizio a domicilio.

Ora si torna a bussare a Palazzo civico con una maggiore carica di pragmatismo. «D'altro canto – annota Corti –, ci chiediamo che senso abbia aprire un cantiere così importante il 27 novembre per poi chiuderlo il 22 dicembre per la pausa delle festività. Ci sembra un po‘ una mancanza di attenzione verso le nostre istanze». Ma non sarà così, tiene a far sapere il capo dicastero Costruzioni Daniele Caverzasio: «Leggeremo la lettera come sempre con la dovuta attenzione – ci conferma –, siamo consapevoli che un cantiere stradale provoca quasi sempre dei disagi. Cerchiamo di trovare soluzioni per limitarli al massimo, discutendo con gli attori coinvolti e praticando le migliori soluzioni possibili di gestione di cantiere e di viabilità. Purtroppo, nonostante i buoni propositi, dobbiamo chiedere di avere un po‘ di pazienza a residenti e commercianti».

Anche Stabio monitora i lavori

A tenere d'occhio il cantiere nel ’cuore’ del Quartiere sono, d'altra parte, anche i vicini di Stabio. L'Esecutivo del Comune confinante si era già fatto sentire in occasione della fase iniziale, rimarcando gli importanti disagi" causati, domandando la presenza di agenti di sicurezza nelle ore di punta all’incrocio semaforico di Stabio Est e invitando a rivedere la pianificazione degli interventi. E non è escluso che l'autorità di Stabio possa rinnovare le sue richieste: la tematica è stata messa all'ordine del giorno della seduta settimanale di Municipio.

Del resto, il confronto a distanza tra Mendrisio e Stabio sul nucleo di Ligornetto e le sue chiusure - il riferimento è alla misura a fasce orarie pianificata dalla Città per combattere il traffico parassitario - è annosa e al centro di un lungo contenzioso. Ma qui se ne riparlerà quando sarà a disposizione, come stabilito dal Tribunale federale, una perizia fonica aggiornata.

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