I residenti chiedono al Municipio di Mendrisio di poter avere un lasciapassare. Lamentati disagi e affari in calo
A volte basta la parola. Da un po’ è sufficiente pronunciare il nome di Ligornetto, soprattutto se abbinato a nucleo e chiusura, per suscitare un vespaio. Da dieci anni oggetto di una vertenza tra Stabio e la Città di Mendrisio, su cui il Tribunale federale ha pronunciato (quasi) la decisione finale, lo sbarramento del ‘cuore’ del Quartiere fa salire la pressione a molti nel comprensorio. Che si tratti di un antidoto a fasce orarie al traffico parassitario o di una necessità infrastrutturale, come la posa dell'asfalto fonoassorbente.
Congelata l'applicazione della misura di carattere viario – in attesa di una perizia fonica aggiornata –, da inizio luglio l’autorità di Mendrisio ha bloccato l'accesso al centro storico ma per aprire un cantiere destinato a durare un anno, da qui all'estate del 2024. Uno stop totale che ha reso amara la quotidianità di chi vive e lavora nella zona. Lo stesso esecutivo di Stabio si è fatto sentire di recente, sottolineando gli "importanti disagi" causati dalle opere in corso, chiedendo la presenza di agenti di sicurezza nelle ore di punta all’incrocio semaforico di Stabio Est e invitando a rivedere la pianificazione degli interventi.
Avviati gli scavi per sistemare le sottostrutture lungo gli assi stradali comunali e di seguito stendere la nuova copertura, pendolari e residenti hanno dovuto allungare la strada. E i disagi si sono fatti sentire. A tal punto che un abitante del comprensorio ha deciso di attivare la solidarietà dei compaesani per bussare, insieme, al portone di Palzzo civico a Mendrisio e sollecitare una soluzione in grado di, perlomeno, attenuare le difficoltà giornaliere. Da qualche giorno, infatti, tramite il passaparola a Ligornetto sta circolando una petizione. L'obiettivo? Raccogliere il maggior numero di firme possibile.
La richiesta rivolta al Municipio della Città, del resto, è chiara: permettere a tutti i residenti di poter transitare nel nucleo grazie a un lasciapassare. La proposta, insomma, va a ‘pescare’ nel passato e riporta in auge l’autoadesivo che vale una autorizzazione. Un provvedimento, in effetti, non nuovo pure nell’iter che ha accompagnato il progetto di chiudere parzialmente il centro al traffico, tra tentativi e sperimentazioni.
Chi si fa portavoce della petizione, però, non si ferma qui. Si domanda, in effetti, anche di concedere il passaggio alternato, durante l'intera durata dei lavori, nelle due direzioni, facendo capo agli agenti di sicurezza già presenti nell'area di cantiere. "Siamo sicuri – conclude il testo – che ciò andrebbe a beneficio non solo delle persone che risiedono nel Quartiere, ma andrebbe anche a sgravare il traffico nelle zone limitrofe".
Per coloro che gravitano attorno al nucleo di Ligornetto, d’altro canto, non è solo una questione di andirivieni di veicoli. Poco oltre l’imbocco del ‘cuore’ dell’agglomerato, sulla strada che conduce al valico di Clivio, alla stazione di servizio Pit Stop bar&shop il cantiere è uno degli argomenti di conversazione. Su un tavolo, in vista, c’è la petizione. Dopo solo alcune settimane gli effetti della chiusura, infatti, si fanno sentire. «Da subito abbiamo notato un calo di lavoro. E qui con il distributore, il bar, il cambio e il chiosco abbiamo sempre lavorato molto – ci dice Alesandra, una delle dipendenti –. Adesso invece l’attività si è dimezzata. Vede bene quanti clienti abbiamo», rimarca indicando i tavolini accanto al bancone. I conti, d’altro canto, non mentono e questo andamento tra le impiegate fa già temere il peggio: in questo momento non c’è più da fare per tutte le cinque o sei persone assunte.
Anche il personale della stazione di servizio, d’altra parte, tocca con mano gli inconvenienti dello sbarramento. «Come chi abita qui abbiamo dovuto trovare dei percorsi alternativi – fa notare Alessandra –. Noi che veniamo da oltreconfine ci mettiamo anche una quarantina di minuti adesso per arrivare al lavoro».
Quanto basta per confidare che la raccolta firme abbia successo e possa fare da battistrada a una risoluzione in grado di andare incontro un po’ a tutti da quelle parti. Nel frattempo, il cantiere, suddiviso a tappe, procede. Tra mercoledì e l’8 agosto prossimo scatterà lo sbarramento stradale all’incrocio fra via E. Bernasconi e via Selvetta per i lavori delle Aim. Sempre a partire dall’8 agosto, e per un periodo di tre settimane, a entrare nel vivo sarà poi la fase 2 con la posa dell’asfalto fonoassorbente nell’area di via Cantun Sota.