Il Municipio traccia un bilancio del processo di transizione energetica in corso dal 2010 e illustra i progetti in corso
Era il 2010 quando il Municipio di Stabio ha iniziato il processo di transizione energetica realizzando il primo impianto fotovoltaico nella sede dell'Azienda comunale (Ams) con una potenza di 10 kw. A fine 2022 gli impianti sono diventati 131 e la potenza installata era di circa 4'400 kW. “Stabio non si è mai fermato – conferma il sindaco Simone Castelletti – e negli anni ha realizzato impianti fotovoltaici di dimensioni importanti sui tetti delle aziende, come pure posato un impianto sui tetti di tutti gli stabili comunali, laddove questo giuridicamente possibile”. Alla fine dello scorso anno Stabio presentava una potenza solare installata pro capite di 963 W/ab, superiore sia alla media ticinese (435 W/ab) che svizzera (526 W/ab). Ma non è tutto: alla fine di ottobre di quest’anno, la produzione di energia solare a livello locale è quasi raddoppiata, raggiungendo circa 1’800 W/ab. Un risultato, commenta l'esecutivo in un comunicato, “ottenuto grazie alla partecipazione attiva dei cittadini e delle industrie, nonché agli sforzi del Municipio che ha sfruttato quasi appieno il potenziale dei tetti dei propri edifici, con l'eccezione dei beni culturali (Scuole elementari, piscine) o di quelli situati all'interno del loro perimetro (Museo)”. Di recente sono state completate le nuove installazioni sulla Casa comunale e su Casa Yvette.
“La strategia di sostenibilità in linea con gli obiettivi cantonali e federali continua con il progetto H24 – sottolinea ancora il sindaco –. L’ottimo risultato raggiunto è stato reso possibile grazie alla flessibilità, dinamicità e competenza delle Ams nell’individuare con gli utenti dell’economia domestica e con le aziende le strategie migliori rispondenti ai loro bisogni”. L'iniziativa offre ai cittadini un servizio di ‘contracting’ agevolato per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e consente al cliente di pagare una rata annuale fissa per un periodo di circa 20 anni. L'energia autoprodotta ma non consumata viene conservata virtualmente da Ams e può essere utilizzata in seguito, con l'unico costo relativo all'utilizzo della rete elettrica (esclusi i tributi pubblici e i supplementi di rete). Questo offre ai cittadini la possibilità di ridurre i costi della bolletta e di investire in un impianto solare con costi iniziali più contenuti rispetto all'acquisto diretto.
Il proprio tetto è adatto a ospitare pannelli solari? Per rispondere a questa domanda, il Municipio di Stabio invita a consultare il sito www.tettosolare.ch per ottenere informazioni dettagliate sul potenziale solare della propria abitazione e calcolare il valore previsto di produzione annuale, inclusi i benefici economici associati. Dalla piattaforma emerge che il livello di sfruttamento del potenziale solare da parte del Comune di Stabio rispetto all'energia potenzialmente producibile stimata dall'Ufe in 91,93 GWh all'anno è dell'8%. Il Municipio tiene a sottolineare che “la produzione locale pro capite è quasi il doppio di quella registrata a livello nazionale e che ulteriori sforzi saranno intrapresi dal Comune per incentivare ulteriormente lo sfruttamento dei tetti su suolo comunale”. L'anno prossimo verrà per esempio avviato, in collaborazione con TicinoEnergia, il progetto pilota ‘La spinta gentile in ambito energetico’ con l'obiettivo di promuovere il risanamento, anche energetico, di edifici privati che non sono stati ancora oggetto di intervento.
Oltre alla riqualifica di alcuni edifici amministrativi, tra i vari progetti in corso per promuovere l'efficienza energetica e l'uso di energie rinnovabili Stabio sta studiando la fattibilità di creare una rete di teleriscaldamento nella zona Via Luvee. Un'iniziativa che mira a centralizzare un impianto alimentato da fonti rinnovabili, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 in generale, nonché i costi nascosti associati all'energia ‘grigia’ necessaria per la produzione di singoli impianti di riscaldamento. In questo senso il teleriscaldamento rappresenta un valido contributo all’idea di economia circolare, oltre che all’efficienza e alla transizione energetica. Il Municipio ha inoltre deciso di aumentare la percentuale di biogas nella rete, portandola dal 5 al 20% entro il 2024 sulla base dei consumi dei propri stabili. Una mossa che, si rileva in conclusione, “contribuirà a migliorare complessivamente il bilancio energetico del comune”.