Quattro giorni di festeggiamenti per uno degli appuntamenti rurali più attesi, che quest'anno vedrà oltre 140 partecipanti
Il prossimo giovedì, 9 novembre, torna una delle feste più amate del Mendrisiotto, la tradizionale Fiera di San Martino, nella seconda edizione dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia. Per quattro giorni, sarà possibile assaporare “il profumo di pesciolini – si legge nella presentazione della fiera –, castagne, funghi, formaggi, salumi e dolciumi unito alla variazione cromatica dei prodotti artigianali in bella mostra sulle bancarelle”. «È una manifestazione sicuramente molto sentita – dice Tiziano Muscionico, vicecomandante della polizia comunale di Mendrisio – e prevediamo una forte affluenza. Probabilmente giovedì sarà più tranquillo per poi aumentare nei giorni successivi, con sabato che sarà il clou». Oltre alle bancarelle, ci saranno anche l’esposizione degli animali d’allevamento e di macchinari e attrezzi agricoli, con oltre 15 razze di bovini; la scuola in fattoria (giovedì e venerdì), un momento d’animazione per bambini delle scuole elementari; il salone del vino e del formaggio (venerdì e sabato a partire dalle 17.30); un’esposizione e degustazione di prodotti ticinesi.
«In totale i partecipanti saranno 142 – spiega Muscionico –, in aumento rispetto alla scorsa edizione. Questo perché quest’anno, gli spazi espositivi saranno un po’ più ampi, grazie all’aggiunta di una nuova area, che fino a poco tempo fa era utilizzata come pozzo di captazione dell’acqua, e che adesso può essere utilizzata per posizionare le bancarelle». Proprio perché si tratta di un pozzo, sottolinea ancora il nostro interlocutore, «lì si potranno posizionare solamente bancarelle che non disperdono liquidi nel terreno».
Questo aumento di spazio va però in parte a compensare una precedente diminuzione. Già l’anno scorso infatti era stata parzialmente liberata dalle bancarelle la strada che scende dalla chiesetta di San Martino, mentre quest’anno essa sarà totalmente sgombra. Questo per permettere, riporta in conclusione Muscionico, un accesso agli enti di primo intervento nel caso fosse necessario.
Oltre a essere un evento molto amato dai momò, la fiera ha anche un’importante rilevanza storica. Secondo quanto riporta il sito della Città di Mendrisio infatti, “occorre risalire all’anno 1684 per rintracciare l’autorizzazione rilasciata al borgo di Mendrisio dalla Superiorità elvetica per lo svolgimento della prima fiera nei prati di San Martino. Il luogo scelto è il vasto piano che lambisce i contrafforti del Monte Generoso. Al centro sorge l’antica chiesa romanica che alimenta il culto del santo cavaliere, dal quale prende il nome il festoso appuntamento novembrino”.
La Fiera di San Martino si svolge nei prati di San Martino nei pressi dello svincolo autostradale di Mendrisio. L’evento si terrà da giovedì 9 novembre a domenica 12 novembre, con il giorno di San Martino che quest’anno cade di sabato. La fiera è organizzata dalla Città di Mendrisio in collaborazione con diversi partner. L’entrata per il pubblico è libera.