L'Udc presenta un'interpellanza e una mozione al Consiglio di Stato invitandolo a sospendere l'apertura di nuove strutture nel cantone
La situazione nel settore dell'asilo “è disastrosa”. A sostenerlo è l'Udc che ha presentato una mozione e un'interpellanza al Consiglio di Stato. La mozione, primo firmatario Paolo Pamini, chiede al governo di “farsi immediatamente promotore verso il Consiglio federale, in particolare verso la titolare del Dipartimento, consigliera federale Baume-Schneider, affinché la problematica di Chiasso venga risolta e non venga replicata in modo ingenuo in altre regioni e Comuni del Ticino”. Parallelamente viene chiesta la “sospensione di qualsiasi apertura di nuove strutture su territorio cantonale, perché questo significherebbe sostenere la politica lassista e da struzzo – quella che mette la testa sotto la sabbia per non vedere il problema – ben promossa dal Dipartimento federale di Giustizia e Polizia”.
Il gruppo Udc ha presentato anche un'interpellanza con la quale “intende far luce sui motivi per i quali la sicurezza della cittadinanza a Chiasso risulta esser compromessa allo stato attuale”. Una situazione che, “senza un intervento incisivo da parte delle Autorità e un maggior supporto alle forze di polizia già enormemente sollecitate, rischia di peggiorare e degenerare molto in fretta”. Al CdS viene chiesto “quali misure sono state già adottate per affrontare la questione della sicurezza a Chiasso, in collaborazione con le Autorità e forze di polizia locali”; se “non trova sorprendente che malgrado le innumerevoli lamentele, i nostri corpi di polizia non siano ancora stati in grado di ripristinare l’ordine pubblico nella cittadina di Chiasso, che non è il Bronx di New York” e se “è sicuro che le risorse della polizia siano assegnate correttamente ai compiti prioritari, quali la garanzia della sicurezza dei cittadini”. I deputati chiedono inoltre se il Consiglio di Stato “non intende esortare il Ministero pubblico, nel rispetto della separazione dei poteri, a una maggiore attenzione verso i reati violenti” e, infine, “quali ulteriori iniziative sono in programma per migliorare la situazione e prevenire attività criminali da parte dei richiedenti asilo”.