Il sindaco Bruno Arrigoni analizza i dossier aperti a Chiasso e annuncia la sua disponibilità a ricandidarsi alle Comunali 2024
La legislatura è corta, ma non meno impegnativa delle altre. «Sul tavolo ci sono molti temi e progetti – conferma il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni –. Nel quinquennio precedente abbiamo gettato le basi per diverse ristrutturazioni e investimenti che stanno ora procedendo». Dopo la pausa estiva, il Municipio si chinerà sui temi da affrontare fino al prossimo mese di aprile nell'ormai consueta seduta extra-muros in programma martedì 29 agosto alla Rovagina di Morbio Superiore. «Gli investimenti pratici, lo studio aggregativo e la problematica dei richiedenti l'asilo di cui si sta parlando molto, mi portano a dire che siamo in un periodo abbastanza impegnativo, anche se non complesso – sottolinea Arrigoni –. Agli interventi nella cittadina come il Palapenz, la ristrutturazione delle scuole dell'infanzia e della Rovagina, si aggiunge il rapporto con le Ferrovie federali svizzere». Attualmente «anche a causa dei beni culturali della ferrovia, siamo purtroppo in una situazione di stallo e questo francamente ci dà fastidio perché il potenziale è notevole». Se nella cittadina è arrivata la bella notizia del passaggio di proprietà, punto fondamentale per il suo rilancio, del Centro Ovale, non ci sono ancora sviluppi sulla fermata degli InterCity. I treni si fermeranno a Mendrisio o a Chiasso? «L'ideale sarebbe averle entrambe: sulla linea da Ovest a Est, questi convogli circolano da confine a confine e non vediamo il motivo per farli fermare a Lugano, tanto più che spesso proseguono vuoti fino a Chiasso. Non abbiamo più sentito nulla e ci aspettiamo anche un supporto del Cantone in questa direzione».
I temi e i progetti che verranno concretizzati nella prossima legislatura sono molti. Per questo Bruno Arrigoni ha già dato la sua disponibilità a sollecitare un nuovo mandato alle Comunali del 2024. «Mi metto a disposizione: vorrei lavorare ancora un anno prima di chiedere il prepensionamento, potendo così concentrarmi unicamente sulla mia attività politica – conferma –. Ne ho già parlato con l'Ufficio presidenziale del partito e anche la mia famiglia si è detta d'accordo. La decisione non è ovviamente definitiva e deve ancora essere avallata dall'assemblea». Dossier aperti rimangono anche con l'Age («tra questi la centrale di biogas con Stabio») e le cure a domicilio, dove c’è «molta discussione sul para pubblico e il sorgere della concorrenza privata soprattutto nella nostra zona».
Da sempre sostenitore dell'aggregazione nel Basso Mendrisiotto, Arrigoni non nasconde che vorrebbe essere sindaco al momento della votazione consultiva. «Se il Comune nascerà toccherà a forze nuove portarlo avanti, senza pregiudizi passati – commenta ancora il sindaco di Chiasso –. L'istanza aggregativa segna un tassello importante nel senso che rappresenta il primo passo verso uno studio che tra un paio d'anni ci porterà a dare la parola alla popolazione, come ci eravamo prefissi alcuni anni fa». La situazione «sembrava in stallo – aggiunge Arrigoni – ma la raccolta firme a Balerna ha dato un notevole impulso a tutto il progetto». Lo scenario, con l'assenza di Novazzano, per il sindaco «non è zoppicante. La presenza di Breggia allarga il perimetro, aggiungendo la visione sui settori primario e turistico che ci mancava». La discussione e i confronti non mancheranno. «Sono molto fiducioso. Leggo paragoni con altre aggregazioni: secondo me la nostra ha il vantaggio notevole di avere quattro comuni che, a livello geografico, sono praticamente già aggregati, al contrario di altre realtà dove ci sono paesi molto più distanti».
Quello della migrazione resta un importante problema sul tavolo. «L'avvicinarsi delle elezioni federali può essere un vantaggio, nel senso che il tema è stato ripreso da tutti i partiti – analizza Arrigoni –. Speriamo di arrivare a una soluzione equa, tenendo presente il fatto che stiamo parlando di persone e non di cose». Negli ultimi tempi «ci sono stati fastidi per la nostra popolazione dovuti al numero eccessivo di migranti presenti. Un numero difficile da gestire anche per la Sem. Per questo – aggiunge il sindaco – sarebbe ideale trovare una soluzione di maggior distribuzione sul territorio, senza cadere in un discorso sempre negativo sui migranti ma nel rispetto delle regole». La recente visita dei vertici del Plr federale a Chiasso ha però acceso la campagna elettorale federale e, di fatto, aperto quella per le Comunali. «Non sono arrivati a Chiasso con arroganza ma per ascoltare – puntualizza ancora Arrigoni –. Alcune cose le sapevano perché altri cantoni di confine riscontrano le stesse problematiche. Essendo il nostro un territorio piccolo, la problematica risulta più acuta». Tornando alle polemiche, «probabilmente a qualche partito può aver dato fastidio questo interesse perché è stato preceduto su una tematica che prima era appannaggio di qualcun altro... Ho partecipato alla festa del Primo agosto alternativo organizzato da movimenti vicini alla migrazione in piazza Indipendenza: la maggior parte delle proposte emerse da questa area politica sono le stesse formulare con i vertici del Plr. Se togliamo gli estremi, resta la volontà da parte di tutti i partiti di trovare un'occupazione o una soluzione per tutte queste persone».
In questa legislatura corta i rapporti tra Municipio e Consiglio comunale sono sembrati tesi. Concorda? «Ci sono state divergenze puntuali su casa anziani, polizia e migrazione, ovvero tre argomenti su cui è facile esporsi anche dal lato politico – ammette Arrigoni –. Ma se penso a un tema come l'aggregazione, la stragrande maggioranza del legislativo è sulla nostra stessa lunghezza d'onda». Nell'ultima seduta il sindaco ha rimandato al mittente le critiche ricevute sulla gestione corrente. «Non nego che dovevo essere più gentile – sottolinea –. È vero che potremmo risparmiare qualcosa sul personale, ma abbiamo due fattori fondamentali: a Chiasso abbiamo molte strutture che devono essere gestite e, anche se ultimamente non se n’è parlato molto, ancora molte persone in assistenza, e se abbiamo diverse persone impiegate come avventizie è anche per dare loro un'opportunità di lavorare. È giusto rispettare chi paga le imposte, ma non penso che abbiamo buttato soldi dalla finestra: siamo stati l'unico comune che, durante la pandemia, ha proposto un credito di oltre due milioni per aiutare l'economia della cittadina. Soldi che, tra l'altro, già spesi e che stiamo spendendo adesso».
Le prossime settimane saranno quelle che impegneranno il Municipio nel Preventivo 2024. «Sarà il preventivo più complicato da capire da quando sono responsabile delle finanze. Sul tavolo ci sono molte tematiche che sono delle ipotesi che riguardano soprattutto decisioni cantonali, come la riforma fiscale del 2025 della quale bisognerà tenere conto nei prossimi anni. Vi sono inoltre delle promozioni immobiliari che stanno partendo ma da queste trarremo probabilmente beneficio nel 2025. Alla luce di tutto questo – conclude Bruno Arrigoni – mi aspetto un preventivo abbastanza conservativo». Il discorso dovrebbe includere anche il moltiplicatore d'imposta, ridotto di due punti quest'anno. Durante la citata seduta di fine mese, il Municipio farà le sue prime analisi alla luce delle valutazioni effettuate dal nuovo responsabile finanziario.