In tredici si troveranno all'Alpe Loasa per svolgere lavori pratici senza tecnologia e comodità moderne
Una settimana ‘alla vecchia maniera’ per 13 volontari provenienti da tutto il mondo. Diana Laura dal Messico, Nina dalla Slovenia e Natalia dall’Ucraina fanno parte dei partecipanti al progetto che li vedrà trascorrere una settimana (dal 23 al 29 luglio) in una fattoria biologica di montagna. L'appuntamento è organizzato dalla cooperativa Alpe Loasa, in territorio di Bruzella.
I lavori pratici che i volontari dovranno svolgere saranno costruzioni di muri di pietra, ristrutturazioni e infine raccolta del fieno. La vita che condurranno durante il loro soggiorno sarà molto semplice, infatti non potranno utilizzare i cellulari e di conseguenza neanche internet, dovranno lavarsi all’aperto, utilizzare la toilette compostata e il cibo verrà solo ed esclusivamente preparato con l′ausilio di una stufa a legna. Una settimana che si può considerare abbastanza dura che non tutti riuscirebbero a sopportare.
A sostenere la cooperativa Alpe Loasa nelle varie attività, ci sarà il gruppo Servizio civile internazionale (Sci), un′organizzazione apolitica e laica che organizza progetti di volontariato in tutto il mondo con lo scopo di promuovere la pace. Questa associazione vanta 40 filiali nazionali e collabora con circa 90 organizzazioni partner in altri Paesi dove ogni anno vengono offerti circa 800 campi di lavoro. Inoltre la Sci Svizzera ha ottenuto il certificato Intermundo-Sqs che certifica la loro elevata qualità di lavoro. La sezione è infatti molto attiva nel volontariato e ogni anno vengono proposti diversi progetti ai quali partecipano molte persone, tra cui anche non svizzeri (circa 150 volontari esteri).
È possibile far visita ai partecipanti alla missione contattando Gaia Fortunato al numero +41 (0)79 883 96 74 o per e-mail gaiamariafortunato@gmail.com.