Il gran consigliere del Centro si riconferma e conquista il Cantone. ‘Un risultato emozionante’
A questo giro elettorale Giorgio Fonio (Centro) rischia di avere le vertigini. Determinato a riprendersi il suo seggio in Gran consiglio, secondo dietro il consigliere di Stato (rieletto) Raffaele De Rosa nella cinquina in corsa per il governo, Fonio è stato plebiscitato con 38'679 voti personali. Gli elettori, tra crocette di lista e preferenziali (soprattutto), lo hanno issato sul podio dei più votati del cantone, al terzo posto. Un risultato brillante per un politico molto legato al territorio, consigliere comunale a Chiasso e sindacalista Ocst (è segretario regionale nel Mendrisiotto).
Che effetto fa l'altitudine?, gli chiediamo a botta calda. «È una grande emozione – ci risponde sull'onda dell'entusiasmo –, anche per la fiducia che le persone hanno riposto in me. Quindi è anche una responsibilità. Significa che è stato riconosciuto un modo di fare e di lavorare. Non posso che essere riconoscente e grato verso chi mi ha sostenuto».
Questa rielezione la motiva, quindi, ancora di più a perorare le cause del Mendrisiotto? «Continuerò a occuparmi delle tematiche regionali e di quelle sociali che mi stanno a cuore e coinvolgono pure il nostro Distretto. Tematiche che sin qui ho sempre difeso con forza. Diciamo che il riscontro ottenuto mi dà un pieno di energia in più».
Guardiamo ora più da vicino i dati del suo partito. In ottica locale, i numeri nell'elezione del Consiglio di Stato hanno premiato il Centro, mentre le percentuali per il Gran consiglio, un po' meno favorevoli, gli hanno comunque permesso di tenere (conservando i tre seggi momò), avanzando a Chiasso ma perdendo posizioni a Mendrisio, dove ha già ceduto il sindacato al Plr. «Nella sua globalità – commenta il deputato – il risultato ci sta comunque ripagando e confermando un lavoro di più anni in cui si è speso tutto il partito. L'esserci avvicinati a temi che hanno coinvolto la popolazione, con iniziative e proposte, sembra aver raccolto il consenso. Ma uno degli elementi centrali credo sia essere riusciti a parlare al cuore dei cittadini, e non in politichese ma con un linguaggio più diretto, che è stato apprezzato. Di fatto, siamo riusciti a invertire una tendenza».