Mendrisiotto

Merito culinario svizzero, premio al momò Giuseppe Piffaretti

Il ticinese, della “Bottega di mastro Piff” a Mendrisio, è uno dei laureati nella categoria pasticceri

Giuseppe Piffaretti “Mastro Piff” nella sua pasticceria nel borgo di Mendrisio con il panettone artgianale
(Ti-Press)
4 marzo 2023
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Quattro cuochi e due pasticceri, fra cui il ticinese Giuseppe Piffaretti, hanno ottenuto il "Merito culinario svizzero" 2023. I premi saranno consegnati lunedì a Berna in presenza del consigliere federale Guy Parmelin.

Giuseppe Piffaretti, della "Bottega di mastro Piff" a Mendrisio, è uno dei laureati nella categoria pasticceri. "A quasi 50 anni dall’apertura del suo primo negozio, Giuseppe, per i ticinesi Mastro Piff, continua a stupire per costanza, professionalità e capacità di trasmettere, senza dimenticarsi della Bottega. Incontri internazionali, corsi, concorsi, trasmissioni televisive, si sono susseguiti durante tutta la sua carriera, e grazie alle competenze acquisite, in modo particolare nel mondo dei lieviti, è diventato consulente della società Maestri panettieri e pasticceri del canton Ticino. Da ultimo ha creato la Coppa del mondo del panettone, oramai simbolo della produzione ticinese. Membro di numerose associazioni professionali, è un vero ambasciatore di queste belle professioni ben oltre i confini cantonali", si legge nel comunicato della Fondation du goût (fondazione del sapore), organizzatrice del concorso.

L’altro premiato è il vallesano David Pasquier, cioccolatiere da quasi 20 anni ed è "tra i primi dieci al mondo" nella professione.

I quattro chef premiati sono Dominik Hartmann, del ristorante Magdalena di Rickenbach bei Schwyz, Silvia Manser del "Restaurant Truube in Gais", località in Appenzello Esterno, Franck Reynaud che dirige diversi ristoranti di Crans-Montana (VS) e Pierrick Suter, dell’Hotel de la gare di Lucens (VD).

Il Merito Culinario d’Onore quest’anno va a Gérard Rabaey (75 anni). Originario di Caen (Francia), è uno dei fondatori della gastronomia moderna in Svizzera. Grazie a lui, il Café du Pont a Brent, sopra Montreux (VD), è diventato un indirizzo di fama mondiale, afferma un comunicato. La guida GaultMillau lo ha nominato due volte "chef dell’anno".