Il Comitato sostenitore chiede un incontro al Municipio di Mendrisio per discutere dei progetti sul comparto
Ci sono voluti anni, ma oggi le prospettive per un recupero rispettoso - sul piano storico e paesaggistico - del Parco di Villa Argentina a Mendrisio ci sono tutte. Il primo a riconoscere i segnali positivi che giungono dalle istituzioni comunali, è il Comitato Parco Villa Argentina, sin dai suoi primi passi vigile sul destino di questo comparto nel ‘cuore’ del Borgo. Oggi poi che il giardino storico è stato ricostituito nella sua integrità, dopo l’acquisizione nel 2021 dell’appezzamento privato a monte e l’esecutivo ha attivato un gruppo di lavoro ad hoc, il Comitato sente il bisogno di fare il punto. In una lettera imbucata a inizio febbraio e indirizzata al Municipio della Città si chiede, infatti, un incontro "per discutere del futuro del Parco" e farlo alla "luce delle varie novità".
Del resto, come ricorda Tiziano Fontana a nome del Comitato nella stessa missiva, ci si presenterà al tavolo senza dimenticare che già nel 2013 era stato proposto - e illustrato a una delegazione municipale, all’epoca guidata dall’allora capo dicastero Pianificazione Piermaria Calderari - un progetto di restauro e di riqualifica del Parco firmato dall’architetto del paesaggio Heiner Rodel, responsabile dell’elenco dei giardini storici per il Canton Ticino.
Sembra, insomma, essere arrivato il momento di ‘passare all‘azione’. Anche perché adesso vi sono a disposizione pure i mezzi finanziari, a cominciare dalle voci iscritte nei Preventivi 2023 a favore di interventi sulla villa e sul parco per 950mila franchi in totale. In più, come si fa sapere nello scritto del Comitato, si è già fatto in modo di rimuovere le infrastrutture provvisorie sotto la proprietà precedente, a ridosso dei muri storici, mentre avanzano i lavori degli studenti dell’Accademia di architettura sul ’rudere’ situato lungo il percorso pedonale.