La maggior parte della commissione invita il Consiglio comunale ad approvare il credito di 5,2 milioni di franchi
Un investimento "più che giustificato" per un’opera che "non può essere procrastinata oltre". È questa l’opinione della maggioranza della Commissione della gestione di Chiasso circa la nuova sede dell’Ufficio tecnico comunale (Utc). Per la creazione dello stabile manca infatti l’approvazione del credito di 5’245’000 franchi. Il progetto vincitore, dal nome ‘Carapace’ ed elaborato dall’architetto Roberto Briccola, prevede che l’edificio attuale venga demolito per costruire nella stessa area quello nuovo. "Gli stabili in oggetto mostrano gli inevitabili segni del tempo, una situazione precaria al limite dell’increscioso con riferimento particolare alle condizioni igieniche", si legge nel rapporto. Inoltre il fatto che il piano terreno sia sopraelevato "non risulta infine nemmeno accessibile alle persone portatrici di handicap". La spesa "anche se considerevole va affrontata, ritenuto che i costi dell’edilizia subiscono nel tempo una costante tendenza al rialzo". Ad aver convinto i firmatari ad appoggiare il progetto, c’è anche "l’evidente necessità di mantenere questo servizio essenziale, e soprattutto la relativa logistica, in posizione discosta dall’area residenziale ma comunque centrale e di prossimità per il cittadino". Questo anche nell’ipotesi di un’eventuale aggregazione con i comuni vicini.
Su quest’ultimo punto, e su altri, è invece scettico Stefano Tonini (Lega) che ha deciso di non firmare il rapporto. A preoccuparlo, ci spiega, è la mole di importanti investimenti che in poco tempo è arrivata sui banchi del Consiglio comunale, il tutto senza dare il tempo di approfondire sufficientemente i temi in oggetto. Tra questi c’è il credito urgente per risanare la piscina comunale, la riqualifica del torrente Faloppia e la fermata del bus ‘Pedrinate paese’. Secondo Tonini questa situazione giustifica un coinvolgimento della popolazione nella decisione di concedere o meno il credito.
Per l’Utc la maggior parte dei bandi di appalto sono già stati emessi ed è stata rilasciata anche l’autorizzazione edilizia. Ciò, viene ricordato nel rapporto della commissione, permetterà l’avvio del cantiere dopo pochi mesi dalla crescita in giudicato della richiesta di credito, dunque nel 2023. Il Consiglio comunale era già stato chiamato ad approvare due crediti al riguardo: uno di 200mila franchi nel 2017 per l’organizzazione del concorso per il progetto e un altro di 300mila franchi nel 2020 per affinare il progetto.