Il procuratore pubblico, Simone Barca, ha aperto un’inchiesta per l’ipotesi d’omicidio colposo. Il motociclista risultato negativo al test dell’alcol
Due indagati per il mortale di Rancate. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore pubblico Simone Barca, sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente mortale avvenuto domenica mattina sulla A2, all’altezza di Rancate, quando una 36enne italiana domiciliata nel Mendrisiotto è rimasta travolta da un’auto dopo essere caduta dalla moto su cui viaggiava assieme a un conoscente. Ne ha dato notizia al Quotidiano la Rsi.
Il 43enne (pure della zona) ha dichiarato che la donna stava cercando di sistemarsi sulla sella. Aveva appena spostato le mani dal serbatoio della moto ai suoi fianchi. Qualche istante dopo è finita sull’asfalto. All’improvviso, senza nemmeno tentare di aggrapparsi a lui. Come mai? Un malore? Un colpo di sonno? Altro? Molti sono gli interrogativi aperti. Il motociclista – risultato negativo al test dell’alcol – si è subito fermato sulla corsia di emergenza, ma ormai era tardi: la vettura l’aveva già investita. Ora sia lui, sia l’automobilista (una 23enne del Comasco) sono sotto inchiesta. Per entrambi l’accusa è di omicidio colposo. Questa, almeno, l’ipotesi iniziale. Sarà infine compito degli inquirenti valutare se vi siano elementi penali sufficienti per una condanna.