In risposta a un’interrogazione, la Città anticipa delle novità e garantisce che le opere danneggiate vengano subito valutate per il restauro
D’ora in poi ogni trasparente delle Processioni storiche di Mendrisio avrà un proprio dossier descrittivo. A dirlo, è il Municipio rispondendo a un’interrogazione. I consiglieri comunali Antonia Bremer e Tiziano Fontana (Lista civica per Mendrisio) hanno infatti chiesto lumi all’esecutivo sulla noncuranza delle opere artistiche. In questo senso, la Città svela che d’ora in avanti verrà richiesto un dossier prima di ogni restauro che preveda una descrizione sintetica dello stato di conservazione e due fotografie (di prima e dopo l’intervento di restauro) che testimonino nel dettaglio il tipo di risanamento effettuato. Con questa nuova procedura tutti i restauri saranno oggetto di supervisione da parte di Davide Odun (per il dicastero Museo e cultura). Inoltre, l’esecutivo garantisce che in caso di danni le opere verranno immediatamente sottoposte ai responsabili del restauro, affinché si proceda a una valutazione in merito al tipo di restauro possibile.
Messa in sicurezza uguale priorità
Oltre a una proposta concreta in vista delle prossime Processioni, il Municipio ha illustrato le ragioni riguardo all’intervento di sicurezza, che, secondo i consiglieri comunali, è stato tardivo. "La messa in sicurezza dei trasparenti è sempre stata una priorità della Città di Mendrisio, che ne è proprietaria e responsabile. Così è stato anche nella settimana precedente la Pasqua: le persone addette al controllo e alla sicurezza dei trasparenti hanno fatto una valutazione attenta della situazione e hanno agito con prontezza mettendo in sicurezza le opere ancora integre, ma a grave rischio di rotture piuttosto che impiegare tempo e personale nel rimuovere quei trasparenti il cui danno era ormai stato causato. La rimozione delle opere danneggiate (tra cui quella di Gino Macconi in via Croci e quella di Marco Cassinari in via Pontico Virunio) non è un’operazione semplice in quanto si tratta di opere grandi, collocate molto in alto. Pertanto è necessario l’utilizzo di una navicella che può essere manovrata unicamente da personale con apposita patente e autorizzazione e in condizioni meteo favorevoli. Il maltempo – prosegue la risposta dell’esecutivo – ha però obbligato i responsabili a una scelta di coscienza: innanzitutto mettere in sicurezza i trasparenti ancora in buone condizioni affinché non subiscano eventuali danni. In questo caso sono stati immediatamente messi al riparo i trasparenti più delicati, che presentavano segni di cedimento. Questa scelta logistica ha fatto sì che quelli ormai rovinati fossero tolti soltanto in un secondo momento".