Il Gruppo ha consegnato in cancelleria una dichiarazione da far passare al prossimo Consiglio comunale, per ribadire il proprio no al progetto
Ancora un segnale di malcontento nel Mendrisiotto nei confronti del potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio (PoLuMe). Il Gruppo unità sinistra (Gus) di Stabio ha infatti consegnato mercoledì scorso in cancelleria una proposta di risoluzione da far passare alla prossima seduta di Consiglio comunale, in programma il 13 giugno. L’obiettivo è ribadire un’ulteriore volta la propria contrarietà al progetto, così come anche alla creazione di una sosta ufficiale regolarizzata per i veicoli pesanti tra Coldrerio e Chiasso. A Stabio, peraltro, i motivi del malcontento si legano anche al congelamento dell’estensione della superstrada nel territorio comunale.
"Questo progetto – recita, fra l’altro, la risoluzione – prevede inoltre diversi cantieri sull’arco di oltre un decennio, con il rischio di isolare il Mendrisiotto e il Basso Ceresio dal resto del cantone". Oltre a ricordare che, a giudizio dei contrari, il PoLuMe non solo non risolverà il problemi di traffico nell’immediato ma aumenterà il transito di veicoli a lungo andare, la risoluzione pone l’accento sugli effetti negativi sul clima e sull’inquinamento, "con conseguenze nefaste sulla salute dei residenti", in un contesto di regolare superamento dei limiti di legge per quanto attiene alle polveri fini e ad altre sostanze inquinanti. "Il tracciato autostradale è inoltre una ferita nel territorio di queste regioni, che hanno un considerevole valore paesaggistico, naturalistico e storico-culturale, ed è all’origine di un importante degrado paesaggistico e ambientale, con ricadute sull’attrattività dei comuni e sul turismo locale".
Il Gus valuta inoltre "largamente insufficienti" le misure di accompagnamento previste dall’Ustra, se paragonate ai disagi che i residenti dovranno subire. Netta e incisiva la conclusione: "Il Consiglio comunale di Stabio si oppone (qualora approvasse il testo, ndr) in modo assoluto a questi due progetti, che avranno un forte impatto negativo sul territorio, sull’ambiente e sulla salute della popolazione e che ipotecheranno il benessere delle future generazioni, e non è disposto ad accettare compromessi". La risoluzione andrà poi inviata alla presidente del Gran Consiglio Gina La Mantia, al direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, ai presidenti di tutte le Commissioni regionali dei trasporti ticinesi, al direttore dell’Ustra Jürg Röthlisberger e alla direttrice del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni Simonetta Sommaruga.