Un 50enne del Mendrisiotto condannato per complicità all’infrazione aggravata alla Legge sugli stupefacenti. Come ‘affitto’ riceveva la sostanza.
Ospitava al suo domicilio uno spacciatore, che vendeva regolarmente cocaina a terze persone. La stessa sostanza veniva usata dai due come pagamento per l’ospitalità. La quantità di stupefacente totale detenuta e venduta dal suo ‘ospite’ è di 49,1 grammi. È quindi con l’accusa di complicità in infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti che un 50enne cittadino italiano, residente nel Mendrisiotto, è comparso oggi davanti alla Corte delle Assise correzionali di Mendrisio. «Mi piacerebbe rimettere in carreggiata la mia vita», ha affermato rivolgendosi al giudice Siro Quadri. Durante il soggiorno (illegale) dello spacciatore lo ha anche aiutato a trasferire del denaro (circa 3mila franchi) all’estero. All’interno della sua abitazione le autorità hanno anche trovato un coltello a serramanico proibito in Svizzera. «Lo usavo per cucinare», si è giustificato l’uomo, difeso dall’avvocato Michele Sisini. Il processo, con l’atto d’accusa firmato la procuratore pubblico Roberto Ruggeri, si è svolto con la formula del rito abbreviato. All’uomo è stata inflitta una pena di dodici mesi sospesi con la condizionale di 3 anni e al pagamento di una multa di 700 franchi.