Mendrisiotto

Montalbano a Stabio, le Petizioni ci mettono il sigillo

Lunedì la variante di Piano regolatore sarà sottoposta al voto del Consiglio comunale. Seguita una procedura ‘democratica’

Tra architettura e paesaggio
(Ti-Press)
25 marzo 2022
|

Anche la pianificazione del territorio può essere... democratica. Di sicuro a Stabio il processo che ha condotto il Municipio locale a tracciare linee e regole e a mettere i nuovi paletti nel comparto pedemontano di Montalbano, a nord del Comune, lo è stato. Un aspetto che non è certo passato inosservato dopo anni – se ne parla dal novembre del 2018 – di esami e ‘sondaggi’ e che gli stessi commissari delle Petizioni hanno voluto rimarcare consegnando il rapporto conclusivo che appone il sigillo sul lavoro dell’esecutivo e promuove la variante di Piano regolatore (Pr). Un dossier, quest’ultimo, che lunedì passerà al voto del Consiglio comunale; e sarà l’atto finale. Per il futuro dell’area collinare del Comune è, però, un po’ un nuovo punto di partenza dopo dibattiti, anche accesi, e una raccolta di firme lanciata a suo tempo – il Pr del 2002 era ancora fresco di stampa – a tutela del luogo, di pregio, e dello stabile che storicamente ospita il ristorante. Perorazioni che oggi trovano riscontro nei piani comunali.

‘Condiviso l’obiettivo di salvaguardia’

Le basi messe dalla Commissione con il suo preavviso favorevole nonché unanime sembrano, insomma, spianare la strada a un messaggio di cui, ribadiscono i commissari – Nishan Anthonippillai, Enrico Bernardi, Sara Combi, Raffaele Bischof e Fulvio Moretto –, si condivide lo scopo di salvaguardia del territorio, sentite altresì le motivazioni portate in audizione dal vicesindaco Mauro Durini e dal municipale Mattia Rossi. D’altra parte, come detto, ciò che è stato messo nero su bianco nel Pr su Montalbano è frutto, come ricordano le Petizioni, di "una procedura di consultazione e partecipazione articolata in più fasi". In effetti, l’incarto è finito due volte davanti al Dipartimento del territorio e altrettante volte al vaglio dei cittadini. Una doppia tornata, fra pareri e commenti, sfociata in un documento nel segno del compromesso e che mette in equilibrio interessi pubblici e privati, riducendo peraltro il potenziale edilizio del comparto. Un elemento, questo, che va a corroborare l’indicazione chiara e ancorata al messaggio municipale che il Piano comunale non risulta essere sovradimensionato "per rapporto alle aspettative di sviluppo per i prossimi 15 anni".

Coerenza e armonia

Di fatto, la variante pianificatoria di cui si sta per discutere nell’aula consiliare, come si annota pure nella relazione della Commissione delle petizioni, si prefigge di "definire un nuovo concetto d’inserimento delle volumetrie nella località Montalbano". In buona sostanza, si esplicita, si vuole "regolamentare l’edificazione" in particolare di sei fondi che affacciano su via Ronchi e sono al centro degli interessi di un gruppo di imprenditori locali. Farlo "in modo tale che i nuovi interventi edilizi possano essere inseriti nel territorio in maniera coerente e in armonia con il contesto". Indicazione, sottolineano ancora i commissari, che risulta essere "complementare alla regolamentazione già in vigore".

Un vincolo che rassicura

Tracciata la strategia, il punto che più sta a cuore alla comunità – o comunque a quanti si sono mobilitati negli anni scorsi – è il vincolo codificato sul mantenimento dello stabile preesistente, dunque anche della sua identità. Del resto, come scrive lo stesso Municipio, "attraverso la lettura territoriale si è capita l’importanza del rapporto tra volumetrie e vigne e tra architettura e paesaggio", trovando poi la strada (pianificatoria) da percorrere. Adesso non manca che il nullaosta consiliare.

Leggi anche: