L‘esecutivo scrive alla ditta che progetta di insediarsi in via Segoma. La società risponde: ’Tutto in regola’
A Riva San Vitale la Pm Ecorecycling appare ormai come una ‘osservata speciale’. Il Municipio del Borgo sul Ceresio fa sapere, infatti, di seguire da vicino il dossier che prelude all’insediamento nella zona di Segoma di una attività di deposito e riciclo di pneumatici usati. Un’attenzione dettata, si spiega in una nota, anche dalle "numerose prese di posizione giunte da più parti che esprimono preoccupazione".
La domanda di costruzione - in pubblicazione sino al 2 marzo prossimo - sta seguendo il suo iter, nel frattempo però l’esecutivo ha indirizzato il 18 febbraio sorso ai promotori del progetto una missiva che li richiama alle regole. La società, motiva l’autorità comunale, è stata "avvisata circa l’illegalità di svolgere qualsiasi attività commerciale senza le necessarie approvazioni cantonali e comunali e controlli puntuali sono svolti da parte dei servizi comunali, affinché vi sia un rigoroso rispetto di quanto richiesto non escludendo, se del caso, l’avvio di procedure contravvenzionali".
Una lettera, quella comunale, alla quale i titolari hanno già dato risposta, quasi a giro di posta. L’intento? Rassicurare che tutto sarà fatto a regola d’arte. In via Segoma, fa presente, la società, non vi è alcun deposito e non vi è nessuna lavorazione. Al momento la Pm Ecorecycling procede a operazioni di trasbordo di copertoni, destinati all’esportazione, in un altro fondo, preso in affitto. Tutto, fanno notare ancora, è stato regolarmente notificato alle autorità cantonali e federali. Quanto basta per non comprendere la "caccia alle streghe" aperta nei loro confronti.
Dal canto suo, il Municipio informa sul fatto che adesso prenderà posizione solo dopo il preavviso cantonale preavviso cantonale, "che terrà conto - si annota - anche dei vincoli di Piano Regolatore del territorio di Riva San Vitale". E a questo proposito, osserva, "da tempo l’esecutivo sta controllando le attività svolte su tutto il comparto interessato, attivandosi tempestivamente dapprima verso il proprietario del terreno e in seguito verso l’istante, nel rispetto delle norme in materia edilizia, procedendo parallelamente al monitoraggio della situazione". Il confronto, insomma, continua.