Mendrisiotto

Chiasso, Corso San Gottardo ha ancora molti obiettivi

Per il Municipio, sollecitato da un’interrogazione, la pedonalizzazione ha avuto un ruolo marginale nella crisi del commercio locale

Esposta una visione a medio-lungo termine
(archivio Ti-Press)
10 dicembre 2021
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Quali sono stati, in questi quasi vent’anni, gli influssi della pedonalizzazione di Corso San Gottardo, a Chiasso? A chiederlo al Municipio, con un’interrogazione, sono stati i consiglieri comunali del Ppd Amedeo Mapelli e Giorgio Fonio. “Identificare e quantificare gli effetti economici e sociali della pedonalizzazione non è un’operazione che può essere effettuata in modo asettico, senza tenere parimenti in considerazione una miriade di altri elementi che hanno concorso a generare la situazione odierna – si legge nella lunga risposta del Municipio –. Nei centri di un agglomerato cittadino convengono diverse funzioni. I tipi di interesse che possono essere individuati e che si confrontano nel centro urbano di Chiasso sono di principio quattro: la destinazione commerciale-amministrativa, la destinazione abitativa, l’uso dello spazio pubblico e il traffico”. Ambiti che, sottolinea ancora l’esecutivo, “negli ultimi 20 anni sono stati soggetto a cambiamenti strutturali”. Più che risposte sugli influssi della pedonalizzazione, il Municipio mette sul tavolo un’ulteriore domanda su cui ragionare. “Vale la pena domandarsi se a Chiasso abbia un senso dedicare Corso San Gottardo esclusivamente ai pedoni, o se non sia preferibile avere a che fare con una zona principalmente pedonale, che non esclude a priori un limitatissimo transito veicolare”. Per l’esecutivo “è preferibile poter disporre di un centro medico a cui tutta la popolazione residente fa riferimento in caso di bisogno, ove poter accedere con l’automobile, anche se situato all’inizio della zona pedonale, situazione equiparabile a un servizio a domicilio”. L’autorità comunale sottolinea come occorre “limitare ulteriormente il traffico non prettamente di destinazione che circola indebitamente su questo tratto”.

L’analisi dei quattro ambiti

Tornando ai quattro ambiti citati, il Municipio spiega che “per il commercio al dettaglio, la pedonalizzazione del Corso ha rivestito un ruolo marginale sull’involuzione di questo settore economico cittadino”. Talvolta “la pedonalizzazione assurge a capro espiatorio rispetto alle diverse e disparate problematiche che attanagliano il settore e che hanno un respiro globale. I fattori determinanti che hanno contribuito alla crisi del commercio locale sono da ricercare altrove: talvolta offrire un’alternativa che la grande distribuzione non riesce a dare, come ad esempio il ‘second hand’, ha successo”. Passando al settore amministrativo, il Municipio sottolinea che “è un fatto che aziende e servizi legati al digitale, al settore medico e delle cure dentistiche-estetiche si sono insediate”. A testimoniare “l’attrattiva di Chiasso quale luogo in cui impiantare un’attività economica” ci sono anche gli investimenti avviati da “importanti promotori immobiliari ticinesi”. Riguardo alla destinazione abitativa, l’autorità comunale sottolinea come “la pedonalizzazione del Corso ha portato una serie importante di interventi edilizi su stabili che si affacciano direttamente sulla via delle Genti”. In merito al traffico, infine, il Municipio aggiunge che “la pedonalizzazione del Corso ha creato le premesse per un maggior utilizzo di quest’arteria quale sede di eventi a carattere ricreativo” e che “l’area pedonale ha contribuito a vivacizzare la vita del centro e a consolidare la socializzazione”.

La visione a medio-lungo termine

Fino a qui quanto è stato fatto. Ma cosa succederà in futuro? “La visione strategica consiste nel dare piena attuazione al disegno di riqualifica emerso dal concorso di progettazione, inglobando quindi anche piazza Elvezia e piazza Bernasconi – risponde il Municipio –. Vi è da attuare una ricucitura urbanistica tra il centro città e gli altri quartieri urbani, tramite il rafforzamento della rete della mobilità lenta e del trasporto pubblico, conformemente agli obiettivi esposti nel piano d’azione comunale che prossimamente verrà presentato in Consiglio comunale”. Per l’esecutivo “obiettivi e misure per Corso San Gottardo devono essere orientati ad ampliare il ventaglio di funzioni, attività e fruizioni del centro e a diversificare le categorie sociali e d’età alle quali l’offerta si rivolge”. Si tratta di “allargare le basi su cui poggia l’economia chiassese, rafforzando il tessuto commerciale con alternative che la grande distribuzione non offre”. E grazie al supporto del Piano regolatore, “occorre incrementare la realizzazione di abitazioni di qualità sul Corso, in grado di esercitare una forza di attrazione anche su chi proviene da fuori”. In ambito di spazi pubblici e traffico, il Municipio “intende potenziare il verde urbano, sulla base di uno studio promosso sulle cosiddette isole di calore, qualificando piazza Elvezia e piazza Indipendenza”. Per raggiungere questi obiettivi, e arrivare quindi a una strategia di rivitalizzazione, “il coinvolgimento dei privati, in veste di proprietari d’immobili, e di attori economici presenti sulla piazza chiassese e oltre, sarà imprescindibile”.

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