laR+ Mendrisiotto

Mendrisio, la rete di teleriscaldamento prende forma

Grazie alla partecipazione della Città a una società con il Cantone, sarà il quarto vettore energetico delle Aziende Industriali. Parola al Consiglio comunale

La centrale sarà realizzata all’Osc
(archivio Ti-Press)
14 settembre 2021
|

La nascita della ‘Teleriscaldamento del Mendrisiotto’ è una “visione lungimirante”. È favorevole il rapporto della Commissione della gestione (due firme sono con riserva) e della Commissione delle petizioni di Mendrisio sulla proposta del Municipio di riconoscere il teleriscaldamento quale servizio d’interesse comunale, con l’adesione alla nuova società con una partecipazione di 500mila franchi, preceduta nei mesi scorsi dalla firma di una lettera d’intenti con il Cantone e la Teris (società a partecipazione cantonale). Come si legge nel rapporto firmato da Simone Galli e Gabriele Ponti (Plr) per la Gestione e Niccolò Bordogna (Plr) per le Petizioni, “la costruzione di questo impianto permetterà di ottenere energia da una fonte rinnovabile, alternativa e a chilometro zero che permetterà di stabilizzare i prezzi dell’approvvigionamento degli stabili collegati, evitando così le sempre maggiori fluttuazioni dei prezzi del mercato energetico”. Nel messaggio, il Municipio aveva definito questo passaggio come “indispensabile per dare una chiara svolta all’approvvigionamento in energia rinnovabile”. La decisione finale sarà presa dal Consiglio comunale: la seduta è convocata lunedì 20 settembre al Centro manifestazioni mercato coperto.

Centrale termica all’Osc

La ‘teleriscaldamento del Mendrisiotto Sa’ si occuperà di progettare, costruire e gestire la nuova rete di teleriscaldamento che avrà come nodo principale la centrale che verrà ubicata all’interno dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (Osc) di Mendrisio, vicino all’attuale laboratorio protetto. Il progetto, si legge ancora nel rapporto, “prevede la realizzazione a tappe di una centrale termica con l’obiettivo di fornire teleriscaldamento agli stabili dell’attuale comparto Osc e il comparto scolastico in una prima fase, per poi estendere il servizio all’Ospedale Beata Vergine, alle scuole Canavee, alle case di riposo Torriani così come agli edifici dell’Accademia di architettura”. Il capitale iniziale servirà a finanziare il credito di progettazione del nuovo impianto. Un’opera che, ricordano i commissari, di fatto “erige il teleriscaldamento a quarto vettore energetico delle Aziende industriali di Mendrisio”. L’investimento complessivo dell’opera sarà di 15 milioni: sarà compito della ‘Teleriscaldamento del Mendrisiotto Sa’ – i rappresentanti della Città di Mendrisio nel Consiglio d’amministrazione saranno il direttore delle Aim Gabriele Gianolli e il capodicastero Massimo Cerutti – occuparsi di ottenere i finanziamenti necessari dagli istituti di credito.

Le rassicurazioni

Nel rapporto commissionale viene indicato che, per essere finanziariamente sostenibile, il prezzo dell’energia per l’utente finale è di 12 cts/kWh. Un costo “decisamente interessante per gli utenti a consumi limitati”. Per le grandi strutture si parla invece di un maggior prezzo di 0,4 cts/kWh. “Le dovute rassicurazioni della sostenibilità sono garantite dalla lettera d’intenti sottoscritta dal Cantone che garantisce che l’approvvigionamento dei propri stabili presenti sul territorio della Città di Mendrisio avverrà tramite la Teleriscaldamento del Mendrisiotto Sa”. Oltre che a migliorare l’impatto ecologico, il progetto “permetterà di ottenere indotti economici per l’industria locale del legno”.

Ci sarà una seconda fase

Il progetto verrà realizzato a tappe. Come spiegato dall’esecutivo nel messaggio, la seconda fase della rete di teleriscaldamento “sarà realizzata secondo le richieste e le tempistiche di allacciamento degli stabili”. Sarà quindi una fase “prettamente d’interesse comunale”. Il Municipio precisa che “sarà sicuramente possibile estendere il progetto includendo anche altre zone della Città (le Aim hanno fatto eseguire recentemente uno studio di fattibilità per la zona di San Martino)”. Sarà quindi ipotizzabile, aggiungono i commissari, “garantire l’integrazione delle grandi opere in fase di realizzazione, come il nuovo comparto scolastico”.

A livello ambientale

L’analisi del messaggio ha portato i commissari a chinarsi anche su un’analisi ambientale del progetto. Progetto che “si allinea alle politiche federali in materia energetica 2050, in quanto la realizzazione della rete di teleriscaldamento è positiva grazie alla neutralità in materia di CO2 del cippato”. Passando agli ossidi di azoto, “si può affermare come l’ubicazione nei pressi dell’autostrada del futuro impianto sia particolarmente adatta in quanto la concentrazione di questi elementi decresce rapidamente con l’allontanarsi dalla fonte. Lo stesso vale per le Pm10, inquinante particolarmente importante per la salute della popolazione”.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔