La Lista civica contesta l’intervento e interroga il Municipio. ‘La Commissione dei beni culturali aveva deciso per la salvaguardia’
Alla fine anche all'ex garage Malacrida a Mendrisio sono arrivate le ruspe, che in questi giorni si sono messe all'opera. Il lungo braccio meccanico sta addentando, però, non solo l'edificio principale ma anche il fronte che affaccia sull’incrocio stradale tra via Franchini e via Motta. E qui al consigliere della Lista civica Per Mendrisio Tiziano Fontana si sono rizzate le antenne. Sì, perché, come rilancia in un'interrogazione appena recapitata al Municipio della Città, a suo tempo (era il 2019) la maggioranza della Commissione dei beni culturali, interpellata per verificare il Censimento dei beni culturali e chiamata a esaminare una domanda di costruzione, aveva deciso di "salvaguardare non solo il villino progettato dall’ingegner Giuseppe Roncati (come indicato dall’Ufficio dei beni culturali), situato sul fondo in questione, ma anche l’intero fronte". Per Fontana le conclusioni sono presto tratte: "La demolizione in corso è in contrasto anche con l'Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere (Isos)".
I documenti, rilancia ancora il consigliere, parlano chiaro: quel quartiere ha il suo prestigio. La nuova costruzione, annota, costituirebbe un altro "elemento perturbante". Per Fontana urgono, quindi, alcune domande chiave. Andando al sodo, il Municipio, chiede, ha rilasciato una licenza edilizia? In caso di risposta positiva, "chi ha autorizzato tale intervento quando la maggioranza della Commissione dei beni culturali aveva preavvisato il mantenimento non solo del villino ma anche del fronte di cui sopra?". Non da ultimo, quali giustificazioni tecniche e giuridiche fornisce l'esecutivo davanti a "un intervento in contrasto con le indicazioni degli specialisti dell’Isos?".